Riciclo ed ecosostenibilità sono parole entrate nel vocabolario della moda che si traducono nell’utilizzo di abiti e accessori totalmente green. Grandi firme hanno creato collezioni impiegando materiali biologici e riciclabili. In passerella si possono ammirare outfit che hanno l’obiettivo di ridurre l’uso di materie prime ed energia. La sostenibilità ambientale è un concetto importantissimo anche per Gianni Dalla Mora, titolare dell’azienda calzaturiera WOMSH, nata nel 2011.

scarpe“I miei genitori possedevano negozi di scarpe e io ho sempre lavorato in questo mondo – racconta Dalla Mora –. Sono un fanatico delle calzature e così ho realizzato sneakers a Impatto Zero® in collaborazione con LifeGate, quindi prodotte con energia derivante da fonti sostenibili. Un progetto a cui ha aderito anche la rockstar Vasco Rossi per la realizzazione del tour ‘Buoni o Cattivi’ nel 2004”. Impatto Zero® è un progetto che calcola, riduce e compensa le emissioni di anidride carbonica (CO2) generate dalla fabbricazione, l’impiego e i consumi dei principali elementi e risorse, la spedizione del prodotto e lo smaltimento a fine vita. “L’idea è nata in seguito alla lettura di un libro di Marco Roveda, presidente di LifeGate – spiega il titolare –. Un romanzo ricco di speranza dove si mostra come fare economia rispettando l’ambiente. Per compensare la produzione di CO2, provvedo a far piantare un albero in un parco di Roma per ogni scarpa prodotta”. Per ogni collezione realizzata, l’impresa contribuisce alla creazione di nuove aree boschive e alla salvaguardia delle aree verdi già presenti.

“WOMSH è un’impresa con un livello qualitativo e un design elevato – dichiara Gianni Dalla Mora –. La società ha lo scopo di creare un prodotto che coniughi lo stile italiano e la sostenibilità ambientale”. Le scarpe sono fabbricate totalmente in Italia, a Stra, in provincia di Venezia, nel distretto calzaturiero della Riviera del Brenta. “Per me il Made in Italy è molto importante sia per etica, sia per ambizione personale – spiega il dirigente –. Made in Italy significa buon gusto, buona capacità manifatturiera e attenzione ai dettagli”.

Le calzature WOMSH originali a impatto zero si identificano tramite un occhiello verde posto sulla tomaia. Sul mercato sono disponibili 4 linee: SLIP, RUNNY, BASK, SKIN. “Il brand si rivolge a ogni uomo, donna, ragazzo che si senta giovane mentalmente e nello spirito – precisa l’imprenditore –. Il marchio è rivolto a un target dallo spirito, attento, curioso, viaggiatore, urban, istruito, a una persona, insomma, che vuole comprare con consapevolezza”. Le scarpe possono essere acquistate sul sito internet o presso i punti vendita, tra i negozi più prestigiosi: Giovani a Treviso, Fiorini a Desenzano, Le Follie ad Affi (VR). Le WOMSH nascono come scarpe passaparola: World Of Mouth Shoes significa questo. Il cliente che compra le scarpe sul sito diventa promoter e può diffondere il suo codice invito per far acquistare le sneakers anche ad amici.

Le sneakers usurate possono essere riciclate. “L’azienda ritira le scarpe usate e dà in cambio un buono di 10€ per un acquisto successivo – informa Dalla Mora –. Il recupero viene svolto dall’impresa Esosport”.  Esosport, società di Opera, riutilizza poi la tomaia delle scarpe per la realizzazione di tappeti per palestre e imbottiture di palloni. Con la suola si produce invece un agglomerato di gomma usato per pavimenti anti trauma e ad assorbimento d’impatti. Pavimentazioni atossiche e resistenti alla corrosione di oli, acqua e luce, utilizzate per i parchi giochi: “I Giardini di Betty”, presenti a Milano, Opera, Firenze e Roma. “Un’iniziativa nata in onore di Betty Salvioni Meletiou, moglie del Managing Director di ESO Nicolas Meletiou – specifica il dirigente –. Un progetto a cui il titolare di Esosport tiene in modo particolare, in quanto i coniugi, entrambi maratoneti, cercavano una soluzione per riciclare le sneakers consumate dopo le gare”.

L’azienda è nata con l’idea di esportare le calzature all’estero. “Sono state attivate due agenzie nel centro nord Europa, dove vi è maggiore sensibilità per i temi ambientali – spiega l’imprenditore –. Il mercato estero è un po’ la salvezza delle imprese. Lo scopo aziendale è di inserirsi nel mercato a 360°”.

WOMSH ha un occhio sempre puntato verso l’avvenire per realizzare nuove proposte rispettose dell’ambiente. “Per il futuro si sta pensando a un prodotto più cittadino, con la portabilità e il comfort di una sneaker – annuncia Dalla Mora –. Una scarpa formale con un fondo molto morbido e flessibile. La calzatura deve essere portabile, comoda e sempre a impatto zero”.

L’impresa dimostra di saper coniugare la moda con l’aspetto green in ogni sua linea di calzature. “WOMSH non nasce con lo scopo di cambiare il mondo – afferma l’imprenditore –. Il suo fine è migliorarlo e sporcarlo di meno, sperando di sottolineare l’importanza della sostenibilità ambientale e promuovendo la diffusione di sistemi di riduzione di CO2 in tutti gli ambiti lavorativi”.

Come ha dichiarato la rockstar Vasco Rossi: Si può cambiare solo se stessi, sembra poco ma se ci riuscissi faresti la rivoluzione.

Simone Lucci