La Kombat™ FISI è la nuova tuta da gara degli Azzurri. Blu navy, con il tricolore stampato a fondo gamba, accompagnerà sulle piste anche Giulia per la stagione 2015/2016.

Lei è Giulia Stürz, ha 22 anni e vive in Trentino, precisamente in Val di Fiemme, luogo in cui vi è una forte tradizione per lo sci nordico, che ha ospitato le 3 le edizioni dei campionati mondiali di sci di fondo.

Giulia inizia a gareggiare sin da piccola, quando non aveva ancora 6 anni, l’età che consentiva di partecipare alle competizioni. “Ma non mi piaceva correre sugli sci — afferma –, ero invece la bambina più felice del mondo quando mia mamma mi portava nelle piste di fondo, lì mi divertivo. Lo testimonia anche una foto esposta in casa che mi ritrae mentre piango per l’odio sfrenato per lo sci di discesa”.

Giulia Stürz capisce da subito qual è la sua strada. “Le prime soddisfazioni, l’ambiente sano e i nuovi amici nell’ambito dello sport… è stato un approccio naturale alla fatica. Arrivano le prime vittorie e i primi podi alle gare del paesello, è così che noi le chiamiamo”.

Poi l’ingresso in FISI (Nazionale Italiana Sport Invernali), dove Giulia Stürz, titubante agli esordi, nel 2007 vince la sua prima gara “sprint”. “Ricordo bene quella gara perché mi ha premiata un grande campione italiano nella mia disciplina, Pietro Piller Cotter, che è oggi il mio allenatore. Ho acquisito sicurezza e, quando ho avuto la consapevolezza del mio potenziale, ho iniziato a impegnarmi sempre di più, fino a far parte oggi della Nazionale Under 25”. Da quella gara in poi Giulia Sturz ha continuato a collezionare medaglie: un bronzo nel campionato Mondiale Under 23 lo scorso anno in Val di Fiemme, e due bronzi quest’anno ai Mondiali Under 23 disputati in Kazakistan. “Nell’ultima gara vinta avevo accanto mio padre e gli ho dedicato la vittoria. Mi viene la pelle d’oca solo a pensarci. Se i miei genitori non mi avessero trasmesso la passione e non mi avessero sostenuta, non avrei ottenuto questi risultati”. Dopo una vittoria, tagliato il traguardo, le capita spesso di pensare alla famiglia che la incoraggia e con cui ha un legame molto forte.

STUERZ GIULIA ITA IN AZIONE DURANTE IL CROSS COUNTRY WORLD CUP - VIESSMAN FIS TOUR DE SKI DOBBIACO TOBLACH ITA - 5.0 KM FEMMINILE TC -  7 GENNAIO 2015 (PHOTO ELVIS)

Insegnamenti: Pietro Piller Cottrer è da due anni il suo allenatore. “Se affronti un problema nel modo più sereno è facile superarlo. Un problema non è permanente. Niente è impossibile. Essere sereni sempre e trovare il lato positivo delle cose”, questi sono gli insegnamenti di Pietro Piller Cottrer che l’accompagnano nella vita quotidiana e nello sport.

Pietro Piller Cottrer, classe 1974, soprannominato CaterPiller da quando nel 1997 vince la 50 Km di Holmenkollen-Oslo, è il più giovane e il primo italiano ad aggiudicarsi questa gara, davanti al norvegese Bjorn Daehlie, il più vittorioso nella storia dello sci di fondo. “Pietro ha annunciato il suo ritiro in una conferenza in Trentino, dove si svolgevano i Mondiali Fiemme 2013. La decisione di ritirarsi l’ha presa dopo l’incidente alla Marcialonga che gli ha impedito di partecipare ai Mondiali”, riferisce Giulia. 
Si è ritirato dopo una ventina d’anni passati sugli sci da fondo, a tutte le latitudini e dopo una collezione di successi: 36 podi in Coppa del Mondo, un oro olimpico e uno mondiale, e una Coppa del Mondo di distanza.

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Allenamenti: “Alterniamo le settimane di scarico a quelle di carico. Incentriamo la nostra preparazione sull’allenamento a secco per la prima parte (da maggio a settembre). In questi mesi ci alleniamo in palestra e usiamo la forza e lo skirol.

Da settembre a ottobre iniziamo a mettere gli sci ai piedi e ci rechiamo nei ghiacciai o nei tunnel. In Germania ad esempio ce n’è uno di 2 km.”

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Alimentazione: L’alimentazione è molto importante e Giulia la cura con attenzione. “Sono un po’ dormigliona e se posso dormo fino alle 9,; quando siamo in raduno, invece, la sveglia è alle 7. La colazione è fondamentale nella vita dell’atleta, è importante per il recupero della fatica muscolare ed è il pasto che preferisco perché è il più fantasioso. Inizio con una carica di carboidrati. Adoro i fiocchi d’avena con il latte o con l’acqua, accompagnati con bresaola e gallette. Aggiungo la frutta secca, noci e mandorle, e una tazza di the verde. Poi posso cucinare i pancake o i muffin. Per variare, utilizzo talvolta il latte di soia, e sono sempre alla ricerca di ricette particolari, anche quelle vegane. Preferisco i cibi naturali e non amo esagerare con gli integratori e con i sostituti degli alimenti veri”. Sebbene viva con i genitori, che fanno gli albergatori, è lei la regina della cucina, e la pasta è il suo piatto preferito. “Adoro le linguine al farro della Felicetti, che è anche mio sponsor da un anno, un marchio di pasta che nella dispensa di casa mia c’è sempre stato. Cucino le linguine al pomodoro, ai frutti di mare, con un buon olio d’oliva…”

                                                                   Clementina Speranza