Nei paesi industrializzati, lo stile di vita ci porta a trascorrere la maggior parte del tempo in ambienti chiusi che favoriscono lo sviluppo di allergie respiratorie. Il 10% del peso di un vecchio cuscino può dipendere dai resti degli acari che vi dimorano. E un materasso può contenere fino a 10 milioni di acari. Nessun materiale fra quelli utilizzati per materassi, cuscini e imbottiture può essere considerato completamente anallergico, poiché qualsiasi materiale, con il tempo, viene “colonizzato” dagli acari, che vi si insediano e prolificano.
Non è vero che “troppo pulito” significhi automaticamente “più allergie”, anzi. È stato dimostrato che ridurre la concentrazione degli allergeni nelle polveri domestiche corrisponde a una riduzione della sensibilizzazione allergica (Survey epidemiologico Professor Fiocchi, Roma, maggio 2019). Perciò, un’accurata pulizia di tutta la casa, con particolare attenzione ad ambienti e tessuti che favoriscono la proliferazione degli acari (come camera da letto, salotto, tappeti, divani…) è la misura preventiva principe per ridurre l’esposizione ad agenti inquinanti e allergeni.
Ma quali sono le misure migliori da adottare per la pulizia di casa?
Quanto sono efficaci i disinfettanti e gli spray anti-acaro? Esiste in commercio una gran varietà di prodotti antiacaro che, pur essendo effettivamente in grado di uccidere gli acari, hanno un’efficacia di breve durata poiché non rimuovono le feci già depositate nell’imbottitura di materassi e cuscini, vero veicolo del problema. Si tratta comunque di sostanze chimiche che potrebbero avere un effetto tossico e irritante su pelle e mucose.
Tra i rimedi più indicati, la soluzione più semplice ed efficace per rimuovere gli acari è sicuramente l’aspirazione. Il miglior sistema per arginare il problema in modo radicale è infatti rimuovere gli allergeni alla radice: basterebbe passare quotidianamente un buon aspirapolvere per ridurre sensibilmente gli effetti nocivi degli acari e della polvere sulla nostra salute.
Il sacchetto raccogli-polvere diventa una discriminante importante nella scelta dello strumento di pulizia. A differenza dei modelli senza sacchetto, oppure con sacchetto ma di scarsa qualità, l’aspirapolvere con sacchetto non rimette in circolo nell’ambiente una parte della polvere aspirata (compresi quindi gli allergeni che avrebbe dovuto eliminare). È provato infatti che chi più mobilita il contenitore dell’aspirapolvere, più rischia l’allergia agli acari.
È fondamentale, quindi, che il filtro antiparticolato e l’aspirapolvere stesso siano capaci di trattenere fino al 99,99% degli allergeni con diametro fino a 0,3 micron (si pensi che un capello ha un diametro di 70 micron). Questo è il caso del nuovo Folletto VB100, unico aspirapolvere senza filo sul mercato dotato di sacchetto raccogli-polvere e il primo a ricevere dal rigoso TÜV Nord – rinomato ente tedesco indipendente di certificazione tecnica – la certificazione di idoneità per soggetti allergici.
Fattori ambientali e genetica sono cause frequenti delle allergie. Ne abbiamo parlato con il Professor Alessandro Fiocchi, Ospedale Bambino Gesù, Roma.
Le allergie sono un fenomeno più che mai attuale e in continua evoluzione. Sono oltre 6 milioni gli italiani che soffrono di allergia, la terza malattia cronica più diffusa (dati ISTAT 2016) dopo l’ipertensione arteriosa (17,4%) e l’artrosi/artrite (16,0%). Quando parliamo di malattie allergiche, parliamo di vere e proprie patologie cronico – degenerative che si manifestano con tassi molto elevati fin dall’infanzia, e che negli ultimi 20 anni hanno registrato una crescita dal 7% al 25% nei bambini, che dai 6/7 anni iniziano a sensibilizzarsi agli acari. Secondo uno studio ISAAC (2015), il 13,6% presenta rino-congiuntivite allergica:1.360.000 di cui 230 mila in Lombardia (13.600 solo a Milano) e 136.000 nel Lazio (32.600 a Roma). In parallelo almeno un milione e mezzo di ragazzi presentano allergie nasali e pollinosi. Un fenomeno importante considerando che la popolazione in età 0-14 è di 8.440.000. Sono infine mediamente il 9.5% i bambini che in Italia presentano asma. “Tutti i bambini con asma possono presentare un numero di accessi acuti della malattia; spesso, per mancanza di consapevolezza e informazione, i genitori non sono preparati a riconoscerli ed affrontarli – afferma il Professor Alessandro Fiocchi tra i massimi esperti di allergologia –. Perciò non stupisce che la percentuale di pazienti che adotta le misure di profilassi ambientale sia dello 0% quando manchi un’educazione al riguardo, raggiunga a fatica il 20% nei pazienti che ricevono le usuali informazioni durante la visita medica, e arrivi ad un massimo del 39% quando si attua un programma educazionale specifico con l’ausilio di materiale audiovisivo e di programmi di autoeducazione computerizzati”.
Evitare il contatto con gli allergeni è un metodo efficace?
Uno dei modelli che viene spesso utilizzato per dimostrare l’efficacia della profilassi antiacaro è quello del soggiorno in alta quota. Al di sopra dei 1500 metri non si trovano acari perché, nelle nostre montagne, a tale altitudine non vi è l’umidità sufficiente a consentire la crescita di questi aracnidi. In bambini asmatici allergici all’acaro della polvere domestica, la residenza per periodi prolungati in alta quota si traduce in una riduzione dei diversi parametri di flogosi bronchiale e della reattività bronchiale, e in un miglioramento della funzionalità respiratoria, il tutto associato a una riduzione del consumo di farmaci (“no acari in quota 2016”).
Gli studi eseguiti in alta quota hanno comunque evidenziato che per ottenere un risultato clinico significativo è essenziale: a) raggiungere e mantenere una significativa riduzione della concentrazione allergenica, b) attendere un tempo sufficientemente lungo per permettere l’attenuazione della flogosi (mesi) prima di valutare l’efficacia dell’intervento.
Una domanda a questo punto importante è quella relativa alla possibilità di ottenere risultati simili nelle abitazioni dei pazienti. Numerosi studi hanno chiaramente documentato che ciò è possibile in particolare per gli allergeni degli acari a condizione che si adottino misure in grado di ridurre in modo significativo la carica allergenica.
Perché può non funzionare?
Semplicemente perché i suggerimenti dati o non vengono seguiti o sono sbagliati. La compliance con le misure di profilassi viene influenzata dalle disponibilità economiche del paziente ma soprattutto dal fatto che il paziente, o i suoi genitori nel caso di minore, comprendano perché sia importante evitare l’allergene. I pazienti, in pratica, non conoscono i vantaggi che possono ottenere riducendo l’esposizione agli allergeni. Spesso sono convinti che la prevenzione ambientale si possa attuare con l’impiego del materasso e del cuscino in lattice. Ciò non solo non è vero, ma è addirittura controproducente dal momento che gli allergeni degli acari, del cane e del gatto si accumulano molto più rapidamente sui cuscini e materassi sintetici che in quelli di piuma. Il contatto con i cuscini sintetici e con gli allergeni che essi contengono è infatti uno dei fattori di rischio più importanti per lo sviluppo di asma.
Perché iniziare in età pediatrica?
I modelli animali dell’asma hanno documentato che è molto più facile “far diventare allergico” il topo giovane rispetto al topo adulto. Per di più l’infiammazione nell’animale giovane è molto più grave e si associa maggiormente ad evidenti modificazioni strutturali tipiche dell’asma. Nell’uomo è stato ripetutamente documentato come l’esposizione precoce a elevate concentrazioni di acari sia un fattore di rischio per la comparsa di eczema e di asma nell’infanzia. Quando invece vengono adottate precocemente misure atte a ridurre-eliminare l’esposizione agli acari dell’ambiente domestico (prevenzione primaria) si riduce sia il rischio di sensibilizzazione sia il rischio di sviluppare la malattia.
La prevenzione ambientale è utile in tutte le diverse “età pediatriche”: dal neonato all’adolescente.
Provvedimenti per limitare l’esposizione agli allergeni di acari della polvere:
– Rivestire materassi, cuscini e coperte con tessuti impermeabili agli allergeni
– Lavare la biancheria da letto settimanalmente in lavatrice a temperatura di 55°-60°C
– Sostituire i tappeti con pavimento in linoleum o legno
– Utilizzare un aspirapolvere con filtro ad alta efficienza
Per gli animali domestici:
Allontanare cane e gatto da casa e, se l’animale non può essere allontanato:
- mantenere l’animale al di fuori del soggiorno e delle stanze da letto
- lavare l’animale 2 volte la settimana
Per le muffe:
- Limitare l’infiltrazione delle spore dall’esterno chiudendo le finestre
- In caso di contaminazione domestica, aumentare la ventilazione e ridurre l’umidità
- I peluche possono essere portatori di muffe. Chiuderli in un sacchetto e riporli nel congelatore per 12 ore e ripetere l’operazione ogni 15 giorni.
Esistono poi ambulatori per le donne gravide. “I test allergici si possono effettuare anche su bambini molto piccoli – afferma il Professor Fiocchi -. Per la prevenzione si consigliano i probiotici, l’allattamento più a lungo possibile, gli acidi grassi Omega 3 e la pulizia della casa, e sono sconsigliati battericidi, disinfettanti, materassi in lattice.
Divisione FOLLETTO di Vorwerk Italia. La divisione Folletto di Vorwerk Italia fa parte del Gruppo Vorwerk -nato in Germania nel 1883- ed è presente in Italia dal 1938. Da 80 anni è sinonimo di cura della casa per milioni di famiglie italiane. Il famoso Sistema di pulizia Folletto viene commercializzato esclusivamente tramite il canale di vendita porta a porta: una Forza Vendita di oltre 4.000 persone contatta ogni anno milioni di famiglie che possono contare sull’assistenza di 45 Vorwerk Point e circa 400 centri assistenza autorizzati. Accanto al Sistema Folletto sono stati introdotti il nuovo aspirapolvere senza filo dotato di sacchetto raccogli-polvere VB100 e la linea green composta dal Robot Folletto VR300, il Lavavetro Folletto VG100 e l’Aspirabriciole Folletto VC100. La vendita al domicilio del cliente consente di proporre e consigliare la soluzione più adatta alle specifiche esigenze: perché da sempre la filosofia di Vorwerk è di concentrarsi sui bisogni della famiglia.