Per un’alimentazione più sana e attenta alle esigenze nutrizionali dei consumatori, un gruppo di neolaureati della sede cesenate dell’Università di Bologna, con il sostegno di Cesenalab e il finanziamento della cooperativa Alimos, hanno creato: Edo.
Edo è un’App gratuita per smartphone che aiuta i consumatori a conoscere meglio e a scegliere più consapevolmente i prodotti alimentari. L’App è il frutto del lavoro di una tecnologa alimentare, Enza Gargiulo, e di tre informatici: Diego Lanzoni, Luciano Venezia, Marco Giampaoli. Utilizzare Edo è molto semplice, occorre avviarla e scansionare il codice a barre sull’etichetta. Individuato il prodotto, sullo schermo dello smartphone compare una scheda che illustra gli ingredienti e i valori nutrizionali.

Qual è lo scopo dell’app Edo?
Edo si pone l’obiettivo di risolvere una problematica ben precisa, cioè che non tutti sanno davvero cosa mangiano. Le etichette dei prodotti alimentari sono complesse e difficili da decifrare, ci sono falsi miti da sfatare e allo stesso tempo c’è la necessità di fare educazione alimentare in modo originale e al passo coi tempi. Edo è, infatti, il primo strumento alla portata di tutti in grado di guidare il consumatore in una scelta alimentare sana e consapevole.

In che modo Edo aiuta i consumatori a scegliere meglio i prodotti? Come l’applicazione aiuta a stabilire se un prodotto è sano?
Il lavoro consiste nel sintetizzare tutti i dati relativi a un prodotto, trasformandoli in informazioni semplici e di immediata comprensione, anche per chi si avvicina per la prima volta a queste tematiche. Sarà possibile conoscere nel dettaglio tutte le caratteristiche dell’alimento e valutare se è adatto alle proprie esigenze o se occorre limitarne il consumo. Il tutto è facilitato dal fatto che l’app suggerisce alternative più salutari al prodotto analizzato, così da guidare il consumatore in una scelta più attenta.

Che sintesi finale del prodotto fornisce l’applicazione?
L’elemento principale fornito dall’app è un punteggio da zero a dieci che indica quanto è sano il prodotto per lo specifico utente che sta utilizzando l’applicazione. Questo è un dato semplice e inequivocabile, che diventa quindi un punto di riferimento in grado di fornire un’idea immediata sulla salubrità del prodotto. Per chi vuole approfondire e capire il perché di quel punteggio, vengono elencate tutte le caratteristiche positive e negative, raccontate con un linguaggio semplice, ma allo stesso tempo scientifico.

L’app fornisce un punteggio da zero a dieci. A cosa si riferisce questo punteggio?
Il punteggio è un indice che ci dice quanto è sano il prodotto: quanto più è alto il valore, tanto più è sano l’alimento. Questo numero è personalizzato sulla base dei parametri richiesti all’avvio dell’app, quindi al momento: sesso e data di nascita. In questo modo si riesce a definire i fabbisogni nutrizionali di ogni utente (partendo dal lavoro di enti come la SINU) e capire quanto ogni prodotto incide su di essi.

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Quali caratteristiche dei prodotti analizza l’applicazione?
L’algoritmo sviluppato tiene conto di tutti i dati presenti in etichetta, principalmente ingredienti e valori nutrizionali. Per quanto riguarda i primi, si monitorano costantemente tutti i recenti studi scientifici per comprendere quanto è sano ogni ingrediente o additivo e includerlo nell’app. Per i valori nutrizionali, come accennato in precedenza, si tiene conto di quanto incidono sui fabbisogni giornalieri: ad esempio un prodotto che copre con una sola porzione gran parte della quantità di sodio da introdurre in un giorno, sarà valutato negativamente in quanto probabilmente non sarà l’unica fonte di sodio assunta nella dieta giornaliera.

L’app analizza tutti i prodotti alimentari in commercio?
Al momento il database comprende più di diecimila referenze ed è in continua crescita, anche grazie all’aiuto degli utenti che possono inviare foto dei prodotti mancanti per poi essere avvisati con una notifica quando il prodotto è stato analizzato. L’obiettivo è coprire gran parte dei prodotti alimentari attualmente in commercio entro la fine dell’anno.

In che modo l’applicazione è attenta alle esigenze dei celiaci?
Al momento, l’app segnala la dicitura “senza glutine” oppure se è certificato da AIC (marchio spiga barrata). Nei prossimi sviluppi dell’app si amplierà questa funzione, analizzando gli ingredienti e segnalando la compatibilità anche per i prodotti che non presentano nessuna dicitura esplicita.

Come l’applicazione è attenta alle persone intolleranti al lattosio?
In maniera simile a quanto avviene per i celiaci, l’applicazione evidenzia quando un prodotto non contiene lattosio (se dichiarato in etichetta). Anche in questo caso, si lavora a una versione avanzata in cui si restituisce lo stesso risultato dopo aver analizzato gli ingredienti e la loro compatibilità con chi soffre di questa intolleranza.

L’applicazione funziona anche sui prodotti acquistati all’estero?
Al momento l’app si limita ad analizzare i prodotti commercializzati in Italia, ma in futuro non si esclude la possibilità di fornire il servizio anche all’estero dal momento che i principi alla base di Edo sono validi ovunque.

L’applicazione sarà ulteriormente sviluppata e aggiornata? Quali sono i possibili sviluppi?
L’app è aggiornata costantemente, sia in termini di prodotti che di funzionalità. Inoltre, si sta lavorando una versione successiva dell’app in cui si tiene conto di una profilazione più avanzata dell’utente, che può specificare eventuali patologie (allergie, intolleranze…) o stili di vita, come ad esempio: vegetariano o vegano. L’app e l’algoritmo di valutazione si parametrizzeranno sulla base di queste informazioni e forniranno risultati “su misura” e quindi più accurati.

È possibile personalizzare le analisi in base alle proprie esigenze alimentari? In quale modo?
Come anticipato, con la versione avanzata l’utente potrà personalizzare la sua esperienza, indicando tutte le sue esigenze. Oltre a segnalare patologie o stili di vita può decidere se eliminare dalla sua dieta prodotti che contengono determinati ingredienti o additivi, oltre a regolare il consumo dei principali nutrienti (ad esempio può decidere di assumere più zuccheri e meno grassi). Di fatto ha in mano le chiavi dell’algoritmo di valutazione in modo da adattarlo nel modo che ritiene più opportuno.

L’obiettivo di Edo è quello di diventare un punto di riferimento per quanto riguarda l’educazione alimentare. Al momento ci si limita alla valutazione di prodotti industriali confezionati e dotati di etichetta, ma in futuro c’è la possibilità di coprire tutto l’universo food, quindi anche cibo fresco o gestione di piani dietetici. Il meglio deve ancora venire.

Simone Lucci