ARIA DI SAN VALENTINO PER BOTTEGA VERDE

ARIA DI SAN VALENTINO PER BOTTEGA VERDE

Molteplici leggende nascono attorno alla festa di San Valentino.
La più romantica narra la storia del vescovo Valentino che, mentre passeggiava nel suo vivaio, in lontananza udì due giovani fidanzati litigare. Valentino, con in mano una rosa si avvicinò agli innamorati e gli chiese di stringere il fiore tra le mani e di fare attenzione alle spine in segno di riconciliazione. Nel frattempo, il vescovo, pregava il Signore affinché mantenesse vivo in eterno il loro amore.
Qualche tempo dopo la coppia chiese al Santo la benedizione per il loro matrimonio.
Dal Medioevo ad oggi, ogni anno, il 14 Febbraio è il giorno dedicato alla manifestazione del il proprio amore all’amata o all’amato.

vaniglia neraDolcezza, unicità e originalità sono gli elementi che Bottega Verde, quest’anno offre a chi si affida a loro per festeggiare San Valentino.
Dolcezza: la vaniglia nera deterge delicatamente la pelle e le conferisce una fragranza raffinata.
Unicità: sul sito internet www.bottegaverde.it è possibile personalizzare il packaging del bagnoschiuma con una vostra fotografia a scelta.
Originalità: oltre all’inserimento dell’immagine sarà possibile modificarla con molteplici filtri e strumenti di perfezionamento o con l’inserimento di elementi decorativi.
L’iniziativa sarà disponibile fino al 1 Febbraio 2015. Tutte le informazioni dell’iniziativa sono disponibili sul sito internet www.bottegaverde.it

Antonella Strozzi

BELLE COME DEE CON POCHI TOCCHI DI PENNELLO

BELLE COME DEE CON POCHI TOCCHI DI PENNELLO

Una sera, Aristotele Onassis invitò Maria Callas a cena in un ristorante parigino. Per l’occasione, il soprano acquistò un cappellino tondo con la veletta, con lo scopo di attirare l’attenzione e i complimenti dell’armatore greco. “Armonia, tesoro, armonia… O ti metti un cappello più grosso, o ti tagli un pezzo di naso” fu l’affermazione di Onassis alla vista della cantante lirica che gli mostrava con aria civettuola il nuovo copricapo. Maria Callas, però, non si scompose. Oggi, la cantante lirica è ricordata come un’icona di talento, di bravura e di fascino. “Maria Callas è un esempio di come trasformare un difetto in un punto di forza. Il soprano valorizzava lo sguardo distogliendo l’attenzione dal naso – dichiara la make-up artist Silvia Ventura –. Il trucco ha la capacità di nascondere imperfezioni e valorizzare gli aspetti migliori del viso”.

Maria CallasÈ possibile apportare le giuste modifiche con poche passate di pennello. La corretta scelta di colori e una buona manualità nell’utilizzare la tecnica del contouring sono fondamentali per la buona riuscita di un make-up correttivo. “Il segreto per minimizzare i difetti consiste nel creare effetti ottici, con giochi di luci e ombre – spiega la truccatrice –. Le nuance chiare illuminano e ingrandiscono, mentre le tonalità scure riducono i volumi”. Sono metodi che si possono applicare per risolvere i difetti degli occhi e del naso. La strategia per volumizzare o ridimensionare le labbra consiste nell’applicazione di colori chiari e neutri o nel ridisegnare i contorni. Per ottenere dei risultati soddisfacenti, occorre prendersi cura della pelle acquistando prodotti di qualità, ancor prima di ricorrere al make-up. “La detersione e la pulizia svolte correttamente sono importanti – spiega la make-up artist –. Mai applicare esfolianti o detergenti aggressivi che possano sensibilizzare la pelle impedendo ai cosmetici di reagire. L’utilizzo di prodotti adatti al tipo di pelle da trattare è il primo passo per avere una cute sana”.

Trucco

In commercio sono presenti molte linee cosmetiche con basi diverse. “Il prodotto a base oleosa è di norma di composizione complessa, contiene molti ingredienti e può avere un ottimo livello di coprenza – specifica Ventura –. I cosmetici ad acqua sono definiti face and body e hanno una copertura più leggera, si possono usare sul viso e sul corpo. Le modelle li applicano anche prima degli shooting fotografici. I prodotti di bellezza in polvere hanno il vantaggio di non contenere addensanti, emulsionanti petrolati e altri elementi chimici”. Una linea cosmetica in polvere è bareMinerals, brand per cui lavora la truccatrice Silvia Ventura, un marchio che si rivolge a donne di ogni età e realizza i suoi prodotti con ingredienti esclusivamente naturali. “I prodotti in polvere bareMinerals non seccano la pelle perché non contengono talco, e durano tutta giornata grazie all’unione della polvere con il manto idrolipidico della pelle, consentendo una copertura da leggera a totale”. Il marchio fornisce una vasta gamma di prodotti di bellezza, con una particolare attenzione per i fondotinta minerali e per i pennelli, realizzati principalmente con setole naturali.

bareMinerals“Nella società odierna, alcune giovani ragazze abusano della chirurgia estetica per correggere piccoli difetti che in molti casi è possibile nascondere con il trucco – sostiene la make-up artist –. Se è possibile, evitiamo l’intervento chirurgico!”. Oggi, le industrie cosmetiche e farmacologiche realizzano prodotti di altissimo livello, che consentendo alle clienti di comprare trucchi che permettono di ottenere risultati, molto apprezzabili con pochi gesti, senza snaturare la propria immagine con la chirurgia. E, come affermava l’attrice Mae West: Non esiste al mondo una donna brutta. Il trucco quando lo si usa con arte, migliora ciò che non si possiede. Allora si può apparire belle come dee. 

Silvia Ventura nasce a Milano 38 anni fa e sin da giovane si appassiona al make-up e a tutto quello che concerne la cura della pelle. Inizialmente impegnata nell’azienda di famiglia che produce cablaggi elettrici, si diploma alla scuola di estetica B.C.M. di Milano, la prima scuola di formazione per truccatori, dove si specializza in trucco correttivo. Silvia Ventura lavora come truccatrice e consulente beauty per svariate case cosmetiche come: Dior, YSL, Lancôme, Loewe, Madina, presso profumerie e famose catene di vendita di Milano. In seguito, grazie al mondo dei Wedding planners, si appassiona al ritratto fotografico, e da qui collabora con studi fotografici. Stare nei punti vendita a diretto contatto col pubblico le consente di conoscere il mondo della bellezza femminile. Qualche anno fa inizia a collaborare con bareMinerals, marchio leader nel mercato USA, con cui lavora a tutt’oggi. 

Simone Lucci

7 CONSIGLI PER PREVENIRE L’INVECCHIAMENTO MENTALE

7 CONSIGLI PER PREVENIRE L’INVECCHIAMENTO MENTALE

Darsi da fare in modo e nella misura corretti per rimanere efficienti, nello spirito e nel fisico. Ecco alcuni utili consigli dell’Associazione non profit di neuropsicologi, Assomensana (www.assomensana.it). Semplici esercizi per tenere in allenamento le nostre funzioni mentali: attenzione, concentrazione, memorie, linguaggio, ragionamento, creatività ecc.

1. mantenere una sana alimentazione. Mangiare frutta e verdura ogni giorno, provare cibi nuovi, variare l’alimentazione;

2. bere molta acqua. Cercare di bere frequentemente (ogni ora), anche quando non si sente lo stimolo della sete;

3. fare attività fisica. E’ molto utile fare passeggiate all’aria aperta, mezz’ora al giorno per migliorare anche l’umore;

4. prendersi cura del sonno. Andare a letto allo stesso orario e solo quando si sente sonno, fare “pennichelle” di breve durata, mangiare leggero a cena;

5. ridere. Cercare sempre di pensare positivo e di circondarsi di persone solari e divertenti. Ripensare alla sera a episodi divertenti e ricordarsi le emozioni positive;

6. allenare memoria e attenzione. Leggere libri o riviste,  chiacchierare di argomenti diversi con persone amiche, esercitarsi con puzzle, cruciverba e tanti giochi di enigmistica, osservare sempre molto bene cosa ci circonda;

 7. mantenere attiva la vita sociale. Avere amici aiuta a distrarsi e a scambiarsi idee, opinioni e racconti. Ogni Comune ha più centri anziani sul territorio, prova a chiedere in Comune dove si trova quello della tua zona.

Attivi o iperattivi? Meglio “proattivi”, ovvero impegnati a investire le proprie risorse per il futuro di corpo e mente, con il traguardo di una sana longevità. Ne danno prova gli specialisti che sostengono questo nuovo progetto per assicurarsi forma e benessere a lungo e che fanno parte di Assomensana.

Pronti al via i corsi di Ginnastica Mentale. “I nostri programmi si terranno in 12 città italiane. Grazie alla rete di affiliati all’Associazione, quest’anno è possibile partecipare ai corsi per il mantenimento in salute di mente e cervello da nord a sud, dalla Val d’Aosta e dal Piemonte alla Puglia, dalla Toscana al Trentino, dalla Lombardia all’Umbria, dalla Liguria all’Abruzzoriferisce Giuseppe Alfredo Iannoccari , presidente di Assomensana . Quindi i numerosi italiani che hanno ricevuto il loro identikit mentale in occasione della SPIM, ma anche quanti desiderano affinare le capacità intellettive avranno a disposizione più sedi per frequentare i corsi di allenamento mentale e avere così pratiche concrete per correggere o migliorare le funzioni cognitive. Ormai sono oltre 5.000 le persone che hanno preso parte con grande soddisfazione e ottimi risultati alle sessioni di Ginnastica MentaleÒ”.

Ma in pratica, come si svolgono le lezioni? Gruppi di 15 iscritti si ritrovano per 20 incontri a cadenza settimanale, durante i quali si allenano con esercizi di attenzione, logica, creatività, linguaggio, velocità di riflessi, concentrazione ecc., seguendo il programma di allenamento targato Assomensana. “Le persone che mantengono il cervello allenato vivono meglio precisa Iannoccari , presentano meno ‘acciacchi’ di memoria e altri deficit cognitivi e godono di una migliore qualità di vita. Lo testimoniano anche le ricerche scientifiche”.

L’aspettativa e il gradimento del pubblico verso la possibilità di intervenire sulla mente in modo soft ma scientifico sono emersi durante la SPIM che quest’anno ha superato i “numeri” delle scorse edizioni. “Dal 22 al 27 settembre scorsi, sotto l’insegna di Assomensana, sono stati coinvolti, in oltre 100 città italiane, più di 160 specialisti che hanno soddisfatto le richieste di check up provenienti da migliaia di cittadini precisa il neuropsicologo -. L’età media dei partecipanti è di circa 63 anni e, tenuto conto del numero di richieste, molti esperti dell’Associazione hanno voluto pianificare le visite oltre la settimana prevista, per dare l’opportunità a tutti di ricevere informazioni sullo stato di salute delle proprie abilità mentali. Tra le persone che si sono sottoposte a check-up, una minima parte presentava un decadimento cognitivo accentuato, tanto che è stato loro suggerito un invio alle strutture sanitarie preposte alla valutazione di malattie neurodegenerative, mentre la maggior parte della popolazione ha mostrato livelli di funzionamento mentale rientranti nella norma, per età e scolarità”. L’evento, giunto ormai al settimo anno, si è confermato come un appuntamento atteso, tanto che in molti hanno iniziato a contattare il centralino di Assomensana già nei mesi di giugno e luglio per prenotarsi per tempo. “Alla SPIM si accede per capire come acquisire salute e contrastare il fenomeno dell’invecchiamento mentale – chiarisce Iannoccari –. I nostri specialisti hanno sottoposto ogni individuo a una batteria di test, composta da circa 10 prove cliniche, tarate e standardizzate, normalmente utilizzate in ambulatorio neuropsicologico. Al termine della verifica, lo specialista ha riferito al soggetto ciò che era emerso dai test e ha consegnato un breve decalogo, tratto dal sito Assomensana, con i suggerimenti per mantenere la mente in forma a tutte le età”.

LA FABBRICA DELL’ARIA PULITA

LA FABBRICA DELL’ARIA PULITA

aria1Vi siete soffermati a pensare cosa si fa  fin dalla nascita, per la maggior parte del tempo, e durante l’intero arco della vita? No, non è dormire ma respirare.

Respirare correttamente e respirare aria pura è la vita stessa, è salute, benessere, equilibrio.

Si può vivere settimane senza cibo e qualche giorno senza bere, ma è impossibile vivere senza respirare.

Purtroppo oggigiorno riempire i polmoni di aria incontaminata è diventato difficile, a meno che si viva in cima alle montagne o in riva al mare, e date le necessità quotidiane è qualcosa che succede raramente.

Per mantenere la salute ci si sforza di seguire una dieta sana e  praticare sport, ma l’inquinamento domestico provocato da muffe e sostanze inquinanti, continua a causare molti disturbi: allergie, asma, e persino tumori.

L’inventiva di un’azienda manifatturiera italiana, Sabiana Spa, è riuscita a risolvere il problema dell’inquinamento ambientale indoor. E’ nato, infatti, Crystall, un filtro elettronico che integra in un unico apparato le funzionalità di depurazione e di climatizzazione degli ambienti.

Elimina anche particelle inferiori a 0,4 micron: batteri, funghi, polvere, fibre e fumo di tabacco. Oggetto di numerose pubblicazioni scientifiche, il filtro Crystall si è dimostrato in grado di diminuire sostanzialmente e anche debellare la proliferazione di microorganismi inquinanti che danneggiano la salute. La qualità dell’aria raggiunge così i più alti livelli. Il filtro Crystall misura solo 8 cm in altezza, si può installare sui sistemi prodotti dall’azienda e anche sulla maggior parte diegli impianti di condizionamento disponibili sul mercato.

la struttura a moduli di questo filtro e la semplicità di montaggio fanno sì che il prezzo sia concorrenziale rispetto ad altri filtri. La manutenzione è minima in quanto si lava facilmente, e il tempo di durata è illimitato.

L’uso di questi filtri, della categoria Femec, consente un ricambio totale dell’aria in un tempo dimezzato rispetto a quello necessario usando apparati non muniti di questo tipo di filtro. I filtri Crystall, a piastre brevettate, consentono un risparmio energetico pari al 50-60% rispetto ad altri condizionatori tecnologicamente avanzati.

Sabiana Spa nasce nel 1929, grazie alla collaborazione tra l’ingegnere Franco Binaghi e l’imprenditore Benvenuto Anatrella.

La sede centrale è a Corbetta, località vicina a Milano. L’azienda, inoltre, nel 2009 e nel 2012, apre due nuove filiali a Magenta: una produce ventiloconvettori e unità per il trattamento dell’aria, mentre l’altra si occupa di logistica e distribuzione dei manufatti.

L’impresa produce elementi per il riscaldamento, per il condizionamento degli ambienti di lavoro e del tempo libero: ventilconvettori, aerotermi, termostrisce radianti, unità di trattamento dell’aria e canne fumarie in acciaio inossidabile.

Sabiana ha realizzato gli impianti di climatizzazione dei palazzetti del ghiaccio in costruzione per le Olimpiadi invernali del 2018 nella Corea del Sud. Industrie automobilistiche della portata di Rolls-Royce, Porsche, BMW e Ferrari utilizzano nei propri ambienti i sistemi dell’azienda lombarda.

L’impresa ha deciso di mantenere la totalità della produzione in Italia come garanzia della qualità dei suoi manufatti, e coniuga i nobili valori della storia e della tradizione imprenditoriale italiana con la modernità, la bellezza del design e l’innovazione: vere espressioni del Made in Italy.

                                                       Arianna Eleonora Fiorini

UN TUFFO NEL RELAX IN SARDEGNA

UN TUFFO NEL RELAX IN SARDEGNA

Immaginate un museo d’arte contemporanea sommerso nel fondale marino, una Sirena realizzata dallo scultore Pietro Longu, ristoranti affacciati sul mare dove il pesce ha un sapore diverso, un nuovo lungomare di ben cinquemila metri quadrati e un grande evento dell’estate: il Golfo Aranci Music Festival.

Siamo in Sardegna, località Golfo Aranci.

Golfo Aranci svela il suo fascino un po’ alla volta, con discrezione. Rapisce e conquista con veri e propri paradisi naturali, accessibili via terra o via mare, che offrono uno spettacolo unico e scorci mozzafiato. L’allegra e colorata macchia mediterranea fa da scenografia alle acque cristalline di un mare tra i più belli al mondo. La costa propone un ventaglio di spiagge dalla sabbia finissima e chiara che offrono orientamenti geografici opposti, creando un sistema che sa proteggere sia dal vento di Maestrale sia dallo Scirocco.

6647È sorprendente la bellezza di alcuni dei luoghi più incontaminati della Gallura: Cala Moresca, Figarolo, Capo Figari, Molara e Tavolara. Lo spettacolo, poi, continua sott’acqua. I fondali che sono un pozzo delle meraviglie, un acquario affascinante con rocce ideali per le esplorazioni dove si ammirano spugne, gorgonie, stelle di mare, ricci, aragoste, astici e cicale, per continuare con ricciole, murene e cernie, senza dimenticare gli ospiti più speciali: i delfini, protagonisti di un indimenticabile show con Luigi Aiello e Paolo Porcelli, alias “Marco del Mare” e la loro barca.

Al largo della terza spiaggia, c’è il MuMart, il Museo Marittimo d’Arte, dove fauna e flora marina si combinano con le opere d’arte ancorate sul fondo, le installazioni di quattordici artisti contemporanei di fama internazionale (Angi, Boero, Bricalli, Cardillo, Carloni, Chapalain, Ciccobelli, Cogorno, Kosice, Mustica, Nussbuam, Patterson, Polesello, Sturla) raffiguranti soggetti legati al mondo marino e sistemate seguendo una forma elicoidale che ricorda la conchiglia. Uno scenario da visitare, oltre che facendo diving o snorkeling, a bordo del sottomarino Mizar, lo “yellow submarine” che grazie agli oblò presenti sul fondo e alle pareti di vetro rende la visita al MuMart ancora più emozionante.

Si può ammirare La Sirena in bronzo che emerge dalle acque due volte al giorno, ammaliando pescatori e visitatori con la voce soave di Maria Giovanna Cherchi sulle note di “Procurade e moderare”, un canto di buon auspicio in lingua sarda. Un appuntamento quotidiano imperdibile, soprattutto la sera, quando i colori intensi del tramonto si riflettono nel mare.

Quest’estate però ci sarà anche una Sirena in carne e ossa che si esibirà ogni giorno, allietando gli eventi dell’estate golfarancin. E un evento renderà l’atmosfera ancora più frizzante: il Golfo Aranci Music Festival, primo festival internazionale di musica dance realizzato in Sardegna.

Due settimane, dall’1 al 14 agosto, per vedere sul nuovo lungomare gli artisti più famosi e rappresentativi dei migliori club italiani ed europei, presentati da vocalist italiani come Gaty, voce ufficiale di Bob Sinclair in Italia, e Isa B. Tra i nomi da non perdere, Dj italiani di fama internazionale tra cui: Jt Vannelli, Alex Gaudino, Mario Fargetta, Albertino, Dj From Mars e alcuni special guest internazionali come Little Louie Vega e Taboo, il Dj e cantante di The Black Eyed Peace.

Un meraviglioso angolo di Sardegna che questa estate propone ai turisti eventi e iniziative davvero speciali.

In questa straordinaria cornice è situato l’Hotel Gabbiano Azzurro. Tra i servizi studiati su misura per gli ospiti ci sono la spiaggia privata, il Blu Restaurant à la carte con vista mozzafiato sul golfo, e un mare poco profondo perfetto per i bambini.

Si tratta di un 4 stelle, aperto da aprile a ottobre, con 80 camere, 54 dipendenti, 23 mila presenze nell’anno 2013 (+5% rispetto al 2012) delle quali l’80% di provenienza estera: in cima alla classifica i turisti tedeschi, inglesi e in generale europei, anche se non mancano arrivi pure da altri continenti.

L’albergo è da 40 anni la casa della Famiglia Da Tome. Sergio Da Tome, il direttore, lo gestisce con il fratello Marco, il figlio Tullio e la moglie Antonella si assicura personalmente che ogni cliente sia accolto con il massimo della considerazione.

8904Chi viene all’Hotel Gabbiano Azzurro trova il posto ideale per godere il mare in completo relax, potendo trascorrere la giornata nella sua spiaggia privata oppure scegliere una spiaggia diversa ogni giorno. Al Comune di Golfo Aranci appartengono, infatti, 16 spiagge, moltissime delle quali raggiungibili a piedi: la Prima, la Seconda, la Terza, la Quarta e la Quinta spiaggia, Baia Caddinas, S’Abba e Sa Pedra, Spiaggia Bianca, Cala Sassari, Terrata, Sos Aranzos, Cala Moresca, Cala Greca, Cala Spada, Cala Sabina e Marinella.

La storia dell’hotel Gabbiano Azzurro ha inizio nel 1969, quando Tullio Da Tome decide di acquistare all’asta l’immobile (allo stato di rustico) costruito dalla Regione Sardegna per realizzare un albergo. La sua prematura scomparsa costringe la famiglia Da Tome ad affidare per qualche anno la gestione a terzi, finché nel 1975 Sergio (il secondogenito dei 5 figli di Tullio) riprende in mano le sorti dell’albergo, affiancato negli anni a seguire nella proprietà e nella gestione dal fratello minore Marco, mentre la moglie Antonella, e in seguito il figlio Tullio, si occuperanno del marketing

I RIMEDI PER LO STRESS

I RIMEDI PER LO STRESS

Pianto, panico, deficit dell’attenzione, dall’ufficio ai mondiali di calcio, lo stress può avere conseguenze invalidanti sul piano professionale.

Lo stress e i relativi squilibri emozionali possono colpire chiunque, a prescindere da sesso, età e professione, come accaduto, ad esempio alla nazionale di calcio del Brasile, il cui CT si è visto costretto a convocare una psicologa per seguire i suoi calciatori in seguito ad alcune reazioni emotive violente. Tale squilibrio emotivo, infatti, si è rivelato determinante ed ha compromesso in maniera decisiva le prestazioni della squadra, sconfitta in semifinale 7 a 1 dalla Germania.

Stress e squilibri emozionali: anche nella vita capita di perdere 7-1. Di fronte a situazioni complesse che presentano ostacoli apparentemente di difficile soluzione, la nostra mente viene sottoposta a uno sforzo imprevisto e impegnativo che genera tensione e scatena reazioni regolative neurologiche, locomotorie, ormonali e immunologiche, al fine di ripristinare un equilibrio.

“Lo stress è un insieme di sintomi di risposta a delle sollecitazioni che scatenano reazioni di attacco o fuga. L’importante è tenere tale risposta nei giusti livelli (eustress), evitando che lo stress si trasformi in distress, ovvero quello stato che ci impedisce di occuparci di ciò che abbiamo di fronte, bloccandoci o mandandoci nel panico – precisa Max Formisano, formatore professionista fondatore della Max Formisano Training, formazione per public speaker e trainer eccellenti (www.maxformisano.it) e creatore del modello della Crescita Personale Semplificata® –. L’eustress, al contrario, ci permette di affrontare problemi, situazioni impegnative e inattese, attraverso un’iniziale attivazione ansiosa, che permette di essere più vigili, attivi e reattivi. L’eustress, che in un primo momento può sembrare uno stato negativo in quanto altera e minaccia il nostro equilibrio, può diventare un vero e proprio alleato, spingendoci a dare il massimo e a ottenere risultati dei quali non pensavamo di essere capaci. La vera criticità subentra quando questo degenera in distress invalidante. Per fronteggiare simili situazioni, è necessario orientarsi alla creazione di strategie utili, cercando, ove possibile, di intervenire in anticipo rispetto al manifestarsi della fase acuta”.

Per riuscire in questo intento può essere utile:

1. riconoscere i sintomi dello stress (esaurimento, aumento o diminuzione dell’appetito, mal di testa, crisi di pianto, insonnia, reazioni psico-somatiche, mancanza di concentrazione, ecc.);

 2. essere consapevoli di quali siano le situazioni che ci causano stress;

 3. imparare alcune tecniche di rilassamento (meditazione, visualizzazioni, respirazione);

 4. aumentare il senso di autoefficacia nel controllare la nostra reazione agli avvenimenti esterni (considera sempre che gli eventi e le altre persone non causano un determinato comportamento o una specifica emozione in noi: siamo sempre noi ad interagire con l’ambiente innescando o meno alcuni meccanismi);

 5. limitare le attività a cui ci si dedica. Identifica l’essenziale in modo selettivo e invalida o delega il resto, così da evitare di sentirti sempre carico di lavoro;

 6. concentrarsi su un problema alla volta e ricordare che non esistono fallimenti per chi sa imparare la lezione;

 7. porsi obbiettivi sfidanti, ma che siano raggiungibili, evitando, così, frustrazione e senso di inadeguatezza;

 9. essere coscienti che nel mondo reale il “tutto e subito” non funziona. La resilienza, il perseverare per ciò che si desidera nonostante le difficoltà, è un ottimo antidoto allo stress;

 10. usare lo Stress. Se non riesci a liberartene, prova ad usare la situazione stressante in un modo produttivo;

 11. fare una corretta e costante attività fisica, seguire un’alimentazione sana e dormire sufficientemente, con un ritmo regolare di sonno/veglia;

 12. liberarsi dal pensiero costante di ciò che fa star male, per pochi secondi al giorno; poi per qualche minuto, fino ad incrementare il sollievo durante la giornata;

 13. evitare medicine, alcool, alimentazione scorretta che, solo apparentemente, risolvono il problema.

 IN MEDIA RES COMUNICAZIONE SRL

UN RAGGIO DI NATURA SULLA PROPRIA PELLE

UN RAGGIO DI NATURA SULLA PROPRIA PELLE

Nomadismo, normalità e farmer style. Questi i trend del momento, ed è così che oggi le persone si vogliono sentire. La città incontra la campagna e di conseguenza ne adotta gli aspetti fondamentali. Sulle passerelle negli ultimi due anni abbiamo visto vagonate di tweed e hiking boots, Burberry Prorsum ha terminato la sfilata SS 14 facendo indossare, a una splendida Cara Delevingne, un enorme plaid dai toni campestri.

Lidewij Edelkoort, inserita dal Times come una dei 25 esperti di moda più influenti del mondo, già nel 2008, aveva detto che “la fattoria” sarebbe stata il nostro futuro.

Con l’industrializzazione e l’era tecnologica, l’uomo ha ora bisogno di un ritorno alle origini, alla manodopera e al contatto diretto con la terra. Da qui cambia ogni aspetto della vita umana. Si dà più importanza a ciò che mangiamo e alle teorie alimentari che prediligono una dieta ricca di fibre e vegetali, piuttosto che l’abuso di carni rosse e latte vaccino. I mercati a km zero sono l’ultima moda per la casalinga chic e la lavoratrice salutista. Cura, anche, nella scelta dei prodotti per la detersione della casa: si scelgono detergenti biodegradabili anche se più costosi. Si tende a vestirsi no-logo e con tessuti organici che non risultino nocivi né per l’uomo, né per l’ambiente. Le auto elettriche si stanno imponendo nel settore automobilistico e chi aveva rilegato in cantina la propria bicicletta, è oggi fiero di utilizzarla per domare il traffico cittadino. Di pari passo a questa tendenzaeco-friendly si sviluppa l’uso di una cosmesi naturale, che preservi la nostra pelle e la nutra nel profondo. BareMinerals è la risposta a questa esigenza. “Un’autorità nel settore del minerale nell’industria della cosmesi e bellezza”, come ama sottolineare Leslie Blodgett, creatrice e presidente esecutivo di Bare Escentuals.

L’azienda nasce, aprendo la prima boutique di bellezza nel 1976, in America. Nel 1994 inizia, nel giro di poco tempo, a farsi conoscere grazie al passaparola dalle giovani appassionate di cosmesi fino a essere utilizzato dai più famosi make-up artist che partecipano alle sfilate. Da questa linea di prodotti è nata una vera e propria comunità. “Bare Escentuals – racconta Leslie Blodgett – è nata quando abbiamo chiesto alle donne di pensare a un make-up che avrebbe potuto veramente cambiare il modo in cui consideravano se stesse e la loro pelle. Le abbiamo incoraggiate a un cambiamento, a mettere da parte il vecchio modo di pensare per provare un prodotto talmente unico e superiore che potesse toccarle nel profondo”. In 30 anni di attività Bare Escentuals ha aperto più di 110 boutique in tutto il mondo e i preziosi cosmetici minerali sono disponibili in esclusiva negli store Sephora.

Tutti i prodotti bareMinerals provengono dai minerali, ma non tutti i minerali sono uguali. Bare Escentuals, infatti, paragona le qualità delle sue materie prime ai diamanti più pregiati. I componenti che bareMinerals utilizza maggiormente sono: l’amido di mais, la vitamina C ed E, olio di semi di Jojoba e olio di Ylang Ylang pressato a freddo oltre agli estratti di foglie di aloe vera, camomilla e radice di liquirizia. Ingredienti puri e puliti che conferiscono un colorito naturale, dall’effetto acqua e sapone ma che assicurano la copertura a lunga tenuta che ogni donna desidera. Basta ad additivi chimici e sostanze nocive di cui la pelle non ha bisogno, stop anche a conservanti, borotalco, fragranze leganti e riempitivi.

BareMinerlas offre una vasta linea di cosmetici: il fondotinta Original e il fondotinta Matte opaco spf15, che assicurano una coprenza ideale, senza appesantire la pelle. La Polvere di finitura minerale e il Primer prime time, che elimina i segni di una pelle secca, le piccole righe, l’untuosità in eccesso e minimizza i pori per una perfetta applicazione del fondotinta. Touch Up Veil spf15, una cipria a base di minerali solidi contenenti un complesso minerale: alghe marine che nutrono e distendono le rughe. Correttori in diverse tonalità e la terra abbronzante Bronzer Ready, basta un colpo di pennello per strutturare e riscaldare l’incarnato, per un look luminoso, liscio e tonificato, con una difesa antiossidante. Grande importanza anche allo sguardo, con gli ombretti anallergici e in grado di ridurre i gonfiori. Le 3 matite eyeliner Lasting line, complete di sfumino e temperino. Tre tipologie diverse di mascara, per ogni esigenza e una vasta gamma di pennelli, in setole naturali, ideali per l’applicazione di questi cosmetici.

Nuova è la linea di rossetti marvelous Moxie, sedici tonalità vibranti, un’idratazione duratura e labbra rimpolpate.

Le fasi di applicazione sono semplici e si racchiudono in 3 gesti: girare, picchiettare e applicare!

Se si vuole imparare a utilizzare al meglio questi prodotti di fondamentale importanza è rivolgersi a Umberto Spinelli, truccatore italiano che oggi svolge il ruolo di Sales & Education Manager Italy per bareMinerals.

La formula esclusiva bareMinerals è la combinazione perfetta tra make-up e trattamento. Ogni carnagione e ogni età possono beneficiare dei risultati che bareMinerals sa offrire, con estrema naturalità.

“La bellezza salverà il mondo”, affermava il principe Miŝkin di Dostoevskij. E i milioni di donne che si affidano al marchio bareMinerals sono un’inesauribile fonte d’ispirazione per Bare Escentuals, che è sempre al loro ascolto per aiutarle a sentirsi belle e sicure di sé grazie con prodotti innovativi e irresistibili.

                                                                              Elisa Ghiringhelli

I COLORI DELLA SALUTE

I COLORI DELLA SALUTE

Rosso, giallo e nero sono i primi tre colori impiegati per decorare le caverne dalle popolazioni primitive, ad Altamura in Spagna.

Gli Assiro babilonesi ne aumentano la gamma per ornare gli abiti-tunica, e l’evoluzione nella moda arriva oggi a un punto in cui un colore identifica uno stilista e un momento storico: il rosso di Valentino, l’arancione di Hermes, il blu di Giorgio Armani. Ci sono poi il rosso Ferrari e il giallo Lamborghini, nel mondo dei motori. Colore anche nel design con i vasi di Venini, i giochi di trasparenze negli oggetti di Lalique, i divani multicolor di Roche Bobois.

I colori portano alla mente dell’individuo emozioni legate a ricordi, sensazioni e percezioni, inoltre hanno un effetto riequilibrante sull’unità corpo-mente. Vengono tecniche terapeutiche,

L’applicazione del colore con fini terapeutici, ampiamente dimostrati, basa il suo sapere anche su conoscenze e filosofie millenarie come la Medicina Tradizionale Cinese e Indiana.

Due i principi fondamentali della prima, (MTC): lo Yin con polarità negativa e lo Yang di polarità positiva. Indivisibili, formano il Qi o Tutto, che è simbolizzato dal Tao: un cerchio diviso in due da una linea sinuosa, in cui la parte bianca corrisponde allo Yin e quella nera allo Yang. L’universo basa il suo movimento su queste due forze opposte, risente di un’azione reciproca e antagonista che influisce su ogni cosa.

Inoltre la MTC presenta la teoria dei 5 elementi: legno, fuoco, terra, metallo e acqua che si influenzano e regolano tra loro in cicli di produzione e inibizione, con la finalità di mantenere l’equilibrio interno del corpo-mente. Ogni elemento è associato a un organo e a un viscere, possiede un colore regolatore.

La stessa MTC applica determinati colori sui punti di Agopuntura e su quelli auricolari.

La Medicina Tradizionale Indiana (MTI), afferma che nel corpo sono presenti due correnti: una con polarità negativa, Ida, e una positiva Pingala, che scendono lateralmente all’asse della colonna vertebrale. Tra le due si muove una terza energia, Sushumna, che la medicina occidentale denomina midollo spinale. Allineati verticalmente sulla linea mediana superficiale anteriore e posteriore del corpo, già dalla nascita, sono presenti i 7 chakra maggiori o ruote energetiche. Ogni chakra è una sorta di porta che trasmette al corpo un determinato tipo di informazione, come ad esempio la frequenza di un colore.

Il rosso, che trasporta la più alta energia, si associa al primo chakra o Basale, denominato Muladhara in sanscrito, antica lingua dell’India. Corrisponde all’elemento fuoco nella MTC, ed è il colore Yang per eccellenza. Simbolizza il sole, l’estate, il Sud e la felicità. Rappresenta gli dei della guerra, l’aggressività, la passione e l’allegria, l’uomo e l’oro, ma anche la forza del corpo fisico; stimola la produzione del sangue e riscalda il corpo umano. Il suo colore complementare è il verde.

L’arancione corrisponde al secondo chakra o Sacrale, chiamato Swadhisthana, la polarità è Yang. Rappresenta il sol nascente, la crescita, la gioia e la serenità.

È simbolo di sensualità, stimola la respirazione profonda ed è consigliato nel trattamento della depressione, dell’introversione eccessiva, dell’asma e dei reumatismi. Il suo colore complementare è il blu.

Il giallo è collegato al terzo chakra, o del Plesso,  situato appunto nel plesso solare, Manipura. Secondo i cinesi è il grande controllore del sistema nervoso, è un colore di natura Yang e si divide in due tonalità: quella chiara è il simbolo dell’intelletto, della fede e della bontà, mentre quella più scura indica furbizia, gelosia e avarizia. Rappresenta la razionalità, l’intelletto, l’emisfero cerebrale sinistro e il potere dato dalla sensazione di dominio. Si impiega in caso di problemi digestivi e di comportamento come: arroganza, iper-criticità, alterigia, prepotenza. Lo complementa il viola.

Il verde è il colore terapeutico Yin per il quarto chakra: Anahata, situato nella zona cardiaca, rappresenta la Natura della quale è il colore basico, corrisponde all’elemento legno. Rilassa, tranquillizza, aiuta a riflettere; disintossica, combatte le infiammazioni fluidificando i ristagni e di conseguenza decongestiona.

È il colore dell’armonia, si associa alla vita, alla primavera e al risveglio della natura.

Si applica in caso di mal di testa, di febbre e di dolori nevralgici. Rosso il suo complementare.

Il blu si associa al quinto chakra: Vishudda, ed è posto al centro della gola. Per la Tradizione Cinese è di natura Yin e corrisponde all’elemento legno come il verde. È il colore della grande profondità, dell’essenza del femminile. Rappresenta l’empatia con il cosmo, il desiderio di aprirci a esso attraverso la comunicazione con il mondo circostante. È il colore dell’intelletto, della verità, della prudenza e della fedeltà. Ha proprietà calmanti, antisettiche, astringenti e anestetizzanti. È terapeutico per l’eccesso di calore e per i sintomi dolorosi in generale, armonizza l’umore. Si complementa con l’arancione.

L’indaco corrisponde al sesto chakra: Ajna, è situato al centro della fronte e denominato terzo occhio. È un colore Yin, molto profondo, composto da blu e viola, e in lui si fondono alcune proprietà di entrambi i colori. Aumenta la percezione sottile, coadiuva nell’osservazione critica la realtà che ci circonda. Indicato in caso di ossessioni, emotività eccessiva, isteria, epilessia, ipocondria e allucinazioni. Aiuta nelle pratiche meditative e rappresenta la capacità intuitiva; controlla la parte inferiore del cervello, gli occhi e l’ipofisi. Grande anestetico, ha una potente azione purificatrice del sangue. L’ arancione-pesca è il  suo complementare.

Il viola, è il colore del settimo chakra: Sahasrara, denominato anche La Corona, di natura è Yin.

È la nuance della parte destra del cervello, rappresenta la capacità percettiva, quella sintetica e intuitiva, l’obiettivo da conseguire e la realizzazione dei desideri. Possiede la più alta frequenza, e ciò gli permette portare la sua vibrazione al sistema nervoso centrale superiore; riequilibra le eccitazioni nervose e circolatorie, è indicato quindi nelle nevrosi, nevralgie, e infiammazioni dei nervi. Si usa per il trattamento di crampi, per stimolare la circolazione venosa, per l’epilessia, la meningite e i tumori.

La terapia con i colori viene applicata anche attraverso lacromopuntura, può essere associata ad altre tecniche terapeutiche naturali e ortodosse, complementandone e potenziandone l’effetto. Previene la manifestazione dei disturbi della salute, coadiuva nel trattamento terapeutico, ed è priva di effetti collaterali.

È una tecnica metodologica riequilibrante dell’unità corpo-mente, che applica i colori attraverso l’uso di una luce contenuta in una penna: il colore necessario viene proporzionato da dischietti colorati, i quali sono composti da gel kodak, e si inseriscono nelle punte in cristallo. Queste sono intercambiabili e hanno forme diverse a seconda delle zone di applicazione: su chakra o su punti diagopuntura auricolare.

Zuccari propone al mercato diversi modelli di penne con efficacia comprovata:

  1. il set C 800, per neofiti, dotato di 7 filtri polarizzati e lampada a luce incandescente;

  2. il set professionale C8000, con 7 filtri in gelatina Kodak inseribili a baionetta, punta in cristallo di rocca e affinamento della focalizzazione, il tutto in una completa custodia in legno;

  3. la C9000X, realizzata interamente in lega leggera, con le caratteristiche sopra esposte, in più una lampadina allo xeno ad altissima efficienza;

  4. il kit completo C9000X, e inoltre dischi in gelatina, punte di diverse misure, lampadine.

  5. A tutti i modelli è affiancato il compendio di cromopuntura.

Stefano Sala fonda la Zuccari nel 1993. L’impresa trentina  si presenta in un mercato estremamente competitivo, riesce comunque a romperne i paradigmi grazie a una visione olistica che la porta  a ricercare, a innovare formule e creare così articoli di qualità superiore.

L’azienda dal 1996 collabora con Andrea Ferrari, laureato in Ingegneria elettronica e specializzato negli Stati Uniti in Intelligenza Artificiale, ritenuto dagli addetti ai lavori uno dei tecnici di punta italiani in bio-elettronica.

Ferrari, dall’età di 13 anni, studia arti marziali e ha così un contatto diretto con le filosofie orientali. Tra le sue molteplici attività, vi è l’insegnamento della cromopuntura.

                                                       Arianna Eleonora Fiorini

PSIO: L’OCCHIALE PSICOLOGICO

PSIO: L’OCCHIALE PSICOLOGICO

Colorati come un caleidoscopio e traboccanti di accordi musicali, in pochi secondi trasportano in mondo dove l’ansia e lo stress non esistono.

Ci sono quelli da sole, nati per nascondere l’aspetto degli occhi dei giudici cinesi durante le sentenze. Ci sono quelli 3D, utilizzati per la riproduzione del contenuto stereoscopico. Ci sono i Google Glass, che permettono a chi usa smartphone di navigare senza mani. E ci sono gli occhiali PSIO, che rivoluzionano il mondo della psicologia, presentati in Italia, come prodotto innovativo, durante l’8ª edizione della FIERA WELLNESS, a Rimini.
Le lenti PSIO, nate a Bruxelles e sperimentate lì già da 25 anni di, sono dotate di auricolari di piccole dimensioni, di un lettore MP3 e di un generatore di luce colorata e ritmica. Basta poggiarli sul naso, inserire le cuffie, e premere PLAY. Il risultato? Una sensazione di serenità e di rinnovata energia. Sette i programmi tra cui scegliere: SiestaCreativitàSleep 2Memoria 2Relax 2Integrazione 2 e Focus 2.

Le sessioni durano da 5 a 40 minuti, e frequenze specifiche consentono di migliorare la soglia dell’attenzione. In sottofondo, la musica soffice di Buddha Bar di Claude Challe creata apposta per PSIO. “Le sessioni di PSIO iniziano con audiotherapy. Sono personalizzate per le diverse esigenze e vengono selezionate da esperti e psicologi. Mollare la presa, liberare lo spirito, controllare l’appetito, gestire lo stress, è possibile ascoltando le voci, disponibili in Cd, ricaricabili sugli occhiali anche dal sito (www.psioplanet.com). E’ così possibile emozionarsi, addormentarsi e gioire”,  spiega Catia Zanardini, responsabile della Psychomed Italia Srl.

Cosa succede con PSIO?

Gli occhiali PSIO generano sequenze di suoni e di luci pulsanti, per arrivare a uno stato di non-pensiero in pochi minuti.
Nel primo stadio, l’utente costruisce immagini ipnagogiche che vengono assorbite dalla mente. La consapevolezza diventa puramente sensoriale, il pensiero analitico declina e si trasforma in percezione visiva. Musica e voci si sentono in profondità e la coscienza diventa pura sensazione.
Nel secondo stadio, l’attenzione inizia gradualmente a galleggiare. Le palpebre si chiudono automaticamente, mentre la stimolazione continua ad attraversarle e diventano uno schermo di proiezione per la stimolazione visiva.
Nel terzo stadio, lo stimolo visivo diventa monotono e ripetitivo. Il rollback nelle orbite assume una posizione naturale e di pieno relax. La sollecitazione visiva è trattenuta in intensità e in variazione di frequenza. A questo punto l’attenzione è completamente a riposo e lasciarsi andare diventa naturale.

Un’esperienza durata 25 anni
“Il metodo degli occhiali PSIO proviene da un dispositivo per uso medico del mentalstim, utilizzato per più di 15 anni in ospedali e in cliniche private – spiega Zanardini -. Ha dimostrato l’efficacia del suo potere antistress anche durante le operazione chirurgiche, dove la tensione è al massimo”.
Le lenti PSIO nascono a Bruxelles dall’idea di Stéphane Dumonceau (ricercatore e specialista nella gestione dello stress per gli atleti di alto livello). In campo medico, sono in uso da 25 anni, nella sanità e negli ospedali.  Ogni giorno, in tutto il mondo, centinaia di persone  beneficiano di questa tecnica. “Il metodo permette di raggiungere il livello ottenuto dai monaci zen attraverso la meditazione dopo una diligente pratica di parecchi anni. Uno studio effettuato utilizzando l’EEG (elettroencefalogramma) ha mostrato che le onde cerebrali ‘theta’ generate appunto dalla PSIO sono identiche a quelle rilevate dall’EGG nei monaci durante la meditazione”, chiarisce l’esperta.
Da vent’anni, il pack medico della PSIO è utilizzato prima degli interventi che non richiedono anestesia generale dall’anestesista Dr. Litchincko e dal chirurgo Dr. Diebold.

Benefici individuali
Gli occhiali PSIO non servono solo al relax. Nel corso di prove del prodotto effettuate  con  studenti durante la preparazione agli esami è emerso che i ragazzi hanno apprezzato molto l’effetto degli occhiali perché li aiutano a rilassarsi in modo rapido e semplice, e favoriscono la velocità di apprendimento e la concentrazione.
Qualunque ne sia l’uso, queste lenti, utilizzate qualche minuto al giorno, costituiscono un  passo importante verso la gestione delle capacità mentali e del benessere. Dal sito www.psio.info è possibile scaricare decine di programmi che trasformano PSIO in uno strumento di crescita personale: bilanciamento tra benessere e meditazione, stimoli dell’attività cerebrale e una scelta di musica mescolata a battiti di colori.
I benefici possono essere immediati per alcuni, mentre per altri si richiederà un po’ più tempo.
“Attualmente, il prodotto è commercializzato sul web attraverso il sito: www.psychomed.it, in attesa che venga vendutoto nei negozi in tutto il mondo, per ottimizzare il benessere personale in maniera semplice e pratica – conclude Catia Zanardini -. ‘Life is so good… with PSIO it will be even better’ è lo slogan di questi occhiali che generano quiete mentale senza sforzo e che permettono di godere la vita in modo migliore.

                     M. Inmaculada González Fernández e Clementina Speranza

IL LUSSO DEL RIPOSO NATURALE

IL LUSSO DEL RIPOSO NATURALE

Insegna un noto proverbio popolare che un buon dormire tanto fa come un buon mangiare.

L’impresa svizzera Elite, produttrice di materassi e articoli per il riposo, ha fatto tesoro di questo principio fin dall’anno della sua nascita, il 1895, ad Aubonne, nel cantone svizzero francese.

Elite unisce tradizione e tecniche innovative, e fin dagli albori ha mantenuto la stessa filosofia: il rispetto della salute del consumatore e dell’ambiente. “L’azienda ha come fulcro del suo interesse il dormire bene, la qualità del sonno, obiettivo che sviluppa attraverso una ricerca dei materiali naturali con cui costruisce i suoi prodotti: tutti i materassi sono fabbricati con un procedimento di lavorazione rispettoso della salute e della natura”, spiega la signora Isabella Covelli, responsabile dello show-room di Milano.

Le materie prime sono nobili e con proprietà igroscopiche, di regolazione termostatica, di prevenzione dei disturbi reumatici e del sonno: la lana d’alpaca, d’agnello, di cammello e la vergine svizzera, ricavata da pecore che vivono a pochissimi km dalla sede produttiva.

Ci sono anche cashmere, seta di Tussah, cotone 100% biologico, latex naturale 100% originario dell’albero del caucciù. E, inoltre, le seguenti fibre:

  1. Seacell, proveniente dalle alghe marine, che contiene sali minerali, vitamina E, cicatrizzante e anti    irritazione;

– Lyocell, dalla cellulosa, morbida e traspirabile;

– Sisal, dall’agave messicana;

– Igneo, prodotta dal mais, ipoallergica, che dona stabilità e resistenza;

– e quelle originate dalla soia, che isolano termicamente.

“Tutti materiali, questi, sinonimo di qualità e lusso, che  garantiscono ottimo riposo e igiene. Altre aziende, invece, realizzano materassi utilizzando componenti chimici derivati dal petrolio che emettono esalazioni nocive per la salute. Dormire diverse ore col viso sul guanciale comporta, col passare del tempo, la possibilità di venire intossicati dalle emanazioni, cosa che con i nostri prodotti non accade. La nostra clientela, esigente e informata, ha capito che un’alta qualità del sonno regala una qualità di vita migliore”.

Per scegliere il materasso più adatto a ognuno, è bene seguire alcune semplici regole: a più peso corporeo più rigidezza, quando l’età avanza è preferibile un piano di riposo più morbido, per chi dorme sul fianco uno a multizona meno duro, e infine, se si dorme supini, il materasso si deve incavare nella zona del bacino, in modo che la zona lombare venga sorretta correttamente. Inoltre, il sistema ‘rhumaless’ rende visibili su un computer i punti di pressione del corpo nella posizione abituale in cui si dorme.

Tutti gli articoli in vendita sono garantiti dal marchio europeo Ecolabel, hanno, cioè, superato i test utilizzati per valutare le merci di aziende che si impegnano sul fronte dell’alta qualità e dell’ecologia.

La gamma di prodotti che Elite propone al mercato è ampia: piumini, guanciali, coprimaterassi, letti imbottiti e regolabili, anche motorizzati, reti a doghe. I sommier si possono avere con la finitura stile Dior o con il più moderno tessuto liscio, e hanno le reti incorporate. Vi sono diversi modelli di letto ed è possibile scegliere tra il tipo col cassetto portaoggetti e quello con le gambe, presenti in 21 modelli differenti.

Elite collabora con Frette e Quagliotti per le lenzuola con angoli, e propone un ampio assortimento di accessori personalizzabili come plaid, copriletti, cuscini e cilindri decorativi.

Il prodotto icona  sono i materassi, che vengono personalizzati tramite nomi o frasi ricamate sulle maniglie.

“Ne abbiamo una gamma diversificata, ma tutti presentano le molle insacchettate singolarmente e strati di materiale naturale, perché ciò consente un miglior sostegno per lo scheletro e comfort per chi dorme — spiega Covelli —. Il materasso top è costruito con addirittura 5 strati di molle insacchettate, è alto 35 cm, ed è composto da lana svizzera, alpaca, agnello, cashmere, seta di Tussah, crine, Seacell e Sisal”.

Per garantire la massima igiene, le fodere, o cutil, che rivestono i materassi sono sottoposte a due trattamenti: il Nanosphere, che impedisce la penetrazione di

sporcizia e liquidi, e l’Active Silver che con i Sali d’argento controlla gli odori, i batteri, le tarme e la muffa.

L’azienda, che ha deciso di mantenere la produzione nel Cantone svizzero  come garanzia di qualità, è presente in tutta Europa, Italia compresa, e a Milano si trova in zona Brera.

Ottime le vendite sul mercato russo e sui Paesi del Golfo.

“Benedetto sia chi inventò il sonno, cappa che copre tutti gli umani pensieri, cibo che toglie la fame, acqua che estingue la sete, fuoco per cui fugge il freddo…”, afferma Don Chisciotte Della Mancha. Di tutti i beni di cui si può trarre beneficio, il riposo ristoratore è quello che permette di affrontare nel miglior modo la giornata.

                                     Arianna Eleonora Fiorini e Clementina Speranza

RIDERE FA BENE ALLA MENTE

RIDERE FA BENE ALLA MENTE

Il riso fa buon sangue? Senz’altro fa una “buona mente” almeno secondo uno studio recentemente presentato all’Experimental Biology Meeting di San Diego e ripreso dai neuropsicologi di Assomensana, Associazione non profit che si occupa di anti-aging dell’intelletto.

“Gli autori della ricerca sono partiti dal presupposto che il cortisolo, l’ormone dello stress, a una certa età può danneggiare l’apprendimento e la memoria”, spiega il professor Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente dell’Associazione.

Per far tornare il sorriso del “buon umore”, abbassare i livelli di cortisolo e ristabilire una visione positiva della vita, Assomensana propone 10 suggerimenti:

1) abituarsi a trovare almeno due spiegazioni “alternative e bizzarre” ai diversi eventi;
2) giocare a eliminare dal proprio lessico parole negative come “no”, “non”, “senza”, “nessuno”, “negativo”, “pochino”, “dramma”, “disastro”, “tragedia” ecc. e cercare di spiegare lo stesso concetto utilizzando un linguaggio costituito da parole dal contenuto positivo come “certamente”, “con piacere”, “grande”, “favorevole”, “d’accordo” ecc.;
3) rievocare una situazione divertente e ripensarla nei minimi dettagli, ricordando anche come ci si sentiva in quei momenti, senza fare altre riflessioni o esprimere giudizi;
4) guardarsi allo specchio e fare cinque facce strane, mantenendole per 10 secondi ciascuna;
5) mettere una matita tra i denti e guardarsi allo specchio per 20 secondi (l’attivazione della muscolatura facciale, costretta ad assumere l’atteggiamento del sorriso, è sufficiente per comunicare al cervello che stiamo sorridendo, modificando positivamente lo stato d’animo);
6) circondarsi di persone positive e divertenti, giocando ad assecondarle, entrando in sintonia con il loro modo di esprimersi;
7) quando si guarda una fotografia, immaginare tre possibili interpretazioni buffe che possono spiegare la situazione rappresentata;
8) scegliere una parola e associarvi cinque caratteristiche positive;
9) guardare il bicchiere “mezzo pieno” (in realtà il bicchiere è sempre pieno: oltre al liquido, l’altra metà è riempita dall’aria!);
10) ricordarsi che le persone con un buon umore, ottimismo ed emozioni positive vivono di più e si ammalano di meno.

Dal punto di vista scientifico come si spiega il fenomeno studiato dall’Experimental Biology Meeting di San Diego? “I ricercatori hanno provato a vedere come l’ilarità influenzi i livelli di cortisolo circolanti – risponde il professor Iannoccari -. Allo scopo, sono stati selezionati due gruppi di adulti: uno di persone sane e l’altro di soggetti affetti da diabete. Tutti i partecipanti all’esperimento hanno guardato, ogni giorno, per 20 minuti, un video divertente mentre  un gruppo di controllo non l’ha fatto. Nei diabetici, che hanno ‘gustato’ i filmati comici, è stata rilevata la maggior riduzione dei livelli di cortisolo nel sangue, mentre negli spettatori sani si è riscontrato un miglioramento nei test di memoria. Invece gli appartenenti al gruppo di controllo non hanno manifestato miglioramenti rispetto a tutti i parametri”.

Una bella risata, a cadenza quotidiana e costante, potrebbe quindi combattere  lo stress, la smemoratezza e il declino mentale. “Il meccanismo del processo è facilmente intuibile e ormai conosciuto: lo stress, e quindi l’ormone, il cortisolo, ad esso collegato, ostacola la costruzione e l’immagazzinamento dei ricordi, riducendo così le potenzialità della memoria – precisa Iannoccari -. Dal punto di vista scientifico, il cortisolo interferisce con il buon funzionamento delle cellule dell’ippocampo, la struttura del cervello che ha il compito di conservare i ricordi a lungo termine”.

Il legame tra l’ilarità e la “mente sempre giovane” è stato evidenziato anche da Matthew Ansfield della Lawrence University che ha condotto uno studio analogo al precedente, ma di “segno” contrario: 160 persone di entrambi i sessi hanno assistito, questa volta, a film di horror e, durante le proiezioni, sono stati sottoposti al controllo di quante volte sorridevano. “Ansfield ha notato che più il film era raccapricciante, più ogni spettatore tendeva a sorridere, durante la visione, sia che fosse solo o in compagnia – riferisce Iannoccari -. Il sorriso durante i film ad alta tensione è stato spiegato con la necessità da parte dei soggetti di contrastare lo stress provocato da un disagio interiore”.

In conclusione, gli studi suggeriscono che il sorriso aleggia sulle labbra sia in condizioni piacevoli sia in quelle spiacevoli e che, in entrambi i casi, migliora lo stato d’animo e la salute dell’organismo. Tuttavia a volte il sorriso serve per nascondere le reali emozioni che un individuo sta provando. “Il fatto può capitare in ambito lavorativo quando una persona è triste per motivi personali ma è costretta a sorridere al cliente o al collega – precisa Iannoccari -. Oppure il ‘falso sorriso’ può apparire nelle relazioni interpersonali quando si sorride ‘senza emozione’ ad un conoscente incontrato per strada. Ma questo atteggiamento, quando è forzato, comporta una ‘dissonanza emotiva’ tra lo stato d’animo reale e quello manifestato all’esterno, che a lungo andare comporta sofferenza e frustrazione. E’ quindi meglio non elargire sorrisi a ‘32 denti’ ma limitarsi a un accenno di sorriso, che può bastare per mantenere una cordiale relazione”.

www.assomensana.it

UN GIRO D’ITALIA IN SELLA ALLE BICI LOMBARDO

UN GIRO D’ITALIA IN SELLA ALLE BICI LOMBARDO

Roma, Firenze, Venezia, Ferrara, Portofino, queste alcune delle città che danno il nome alle biciclette firmate Cicli Lombardo, azienda siciliana in forte espansione, in un giro d’Italia virtuale che vede circa un centinaio di tappe disseminate per tutta la penisola. “Nella nuova linea di biciclette abbiamo voluto evidenziare il Made in Italy, e in futuro applicheremo anche una bandiera tricolore su tutti i modelli”, precisa Emilio Lombardo, Amministratore Delegato.

In un settore, quello del ciclo, sempre più in caduta libera, la Cicli Lombardo Spa macina chilometri in contro tendenza, con un incremento annuo del fatturato di circa il 20%, dovuto soprattutto ai valori in cui l’azienda ha sempre creduto. “La nostra azienda cresce tanto grazie al fatto che sempre più persone riconoscono la qualità, l’innovazione, il design delle nostre biciclette – spiega Emilio Lombardo –, siamo proiettati all’estero e orientati verso un’internazionalizzazione del nostro prodotto. Cerchiamo di abbattere le frontiere per riuscire ad avere un margine di crescita in contro tendenza, oltre la media del settore”. Un aumento delle vendite dovuto anche a un atteggiamento più responsabile delle persone nei confronti dell’ambiente e dell’ecologia, a una crisi economica che orienta verso mezzi di trasporto a basso costo, ma anche a una moda contagiosa che, si augura Emilio Lombardo, crescerà e si affermerà sempre più. “L’uso della bicicletta rende le città e le società molto più civili e vivibili, quindi il mio auspicio è che si diffonda. Ad oggi, in Italia,  questa scelta si basa ancora solo sulla convenienza, abbiamo però già la testimonianza di altre nazioni europee che dimostrano quanto sia importante e quanto sia anche bello andare in bicicletta.”.

I fratelli Lombardo hanno voluto fortemente potenziare la produzione italiana, rifiutandosi di importare dall’Oriente prodotti marchiati col loro nome. Cura del dettaglio, attenzione alla sicurezza e all’ambiente, garanzia di qualità e del Made in Italy, questi i punti di forza di un’azienda che sceglie di assemblare completamente le sue biciclette all’interno dello stabilimento di Buseto Palizzolo, in provincia di Trapani. “Controlliamo tutto: dalla verniciatura, al montaggio delle ruote e della bicicletta, fino alla logistica, perché è importante anche come si trasporta. Curiamo ogni dettaglio: gli adesivi, ad esempio, vengono applicati sotto la vernice, e questo permette di avere nel tempo una bicicletta sempre nuova. L’elaborazione dell’estetica e di alcuni telai e stata curata dalla Facoltà di Architettura e design dell’Università di Palermo, e stiamo valutando la possibilità di collaborazioni con artisti e designer. Il design, i colori, le linee innovative sono tutti elementi importantissimi perché costituiscono il primo impatto che si ha con la bicicletta: cerchiamo di far innamorare i clienti anche solo guardando le nostre creazioni. Nel 2008, la nostra è stata la prima azienda al mondo a consentire ai clienti di personalizzare le biciclette. Si tratta del servizio “Bici come dici tu”, che permette di scrivere sulla bicicletta quello che si desidera.

Tutte le nostre bike sono certificate EN e presentano un’etichetta indelebile, attaccata al telaio, in cui c’è scritto che  il mezzo è conforme alle esigenze di sicurezza e alla normativa europea”. Un ulteriore motivo di vanto per la Cicli Lombardo che, oltre a rispettare gli standard, si sbilancia e dà anche la possibilità ai clienti di estendere la garanzia fino a tre anni su tutti i prodotti: dai modelli per bambino, alle biciclette elettriche, a quelle sportive. “Siamo sicuri della qualità dei nostri prodotti e dell’attenzione con cui li creiamo – sottolinea Emilio Lombardo –, le biciclette portano il nostro nome, e ci mettiamo la faccia”. Un elemento di differenziazione per chi sa fare bene il proprio lavoro, ma  ha anche alle spalle 60 anni di storia pieni di passione e amore per la propria attività. Una storia che affonda le radici nel lontano 1952, quando Gaspare Lombardo, insignito poi del titolo di Cavaliere Ufficiale della Repubblica dal Presidente della Repubblica, fonda l’azienda adesso gestita dai figli. Non solo un lavoro, ma uno stile di vita. Non solo un prodotto commerciale, ma il simbolo dell’infanzia e un oggetto del desiderio.

Tradizione e artigianalità, ricerca e innovazione, nulla è lasciato al caso, ne sono la prova i grandi risultati ottenuti. “Siamo molto competitivi nel settore delle bici da trekking e delle city – spiega Emilio Lombardo –, ma adesso è in forte crescita pure il settore delle biciclette elettriche, in cui spicchiamo perché siamo l’unica azienda italiana partner della Bosch”. Grazie a questo sodalizio italo-tedesco, l’azienda siciliana si è assicurata per la sua E-Amantea il sistema di assistenza elettrico più affidabile e performante che esista al mondo. Si tratta delle biciclette che ha in dotazione il corpo della Polizia Municipale Roma Capitale per pattugliare la città. Sono di colore blu, personalizzate nel telaio con la scritta “Polizia Roma Capitale”, e utilizzano batterie al litio di dimensioni molto ridotte ricaricabili da qualsiasi presa di corrente in due ore e mezza. Mezzi per la mobilità urbana ecologici, perché rispettano l’ambiente, ed economici, perché consentono di percorrere 100 km con appena 0,05 euro. L’autonomia è di circa 70 km in percorso misto e va fino a oltre i 90 km in modalità eco. Anche i postini di Poste Italiane recapitano la corrispondenza sui cicli Lombardo.

“Facciamo spesso collaborazioni di co-branding con aziende nazionali e internazionali. Uniamo appunto le forze per avere maggiore visibilità”, riferisce Lombardo. Ci sono, infatti, due modelli esclusivi in special edition per Radio105 e Radio Monte Carlo, e ci sono le mountain bike per MSC Crociere, in corrispondenza dei differenti porti di scalo, per consentire emozionanti tour ecologici alla scoperta dei territori dove la nave fa tappa. Bike tours sono stati organizzati ad Amsterdam, ad Amburgo, lungo le bianche scogliere di Dover, e ancora nella capitale svedese, Stoccolma, nella verdissima Gourock, in Scozia, e nei pressi di San Pietroburgo. Ad ogni tappa i partecipanti, a seconda dei propri livelli di abilità, hanno potuto scegliere tra vari tipi di tracciati proposti: da quelli supersportivi per scaricare l’adrenalina ad altri più rilassanti per godere appieno dei diversi paesaggi offerti dal luogo.

“La bicicletta è un mezzo confortevole, performante e ha notevoli fattori positivi. A me personalmente piace moltissimo e mi ricorda l’infanzia: era il mio principale divertimento. La bicicletta ci permette di apprezzare i paesaggi, e riduce i tempi di spostamento nelle città sempre più trafficate”, conclude Lombardo, portavoce di un’azienda che intende macinare chilometri ancora per molti anni.

                                             Clementina Speranza e Federica Tadini

L’IMPORTANZA DEL SONNO PER LA MEMORIA

L’IMPORTANZA DEL SONNO PER LA MEMORIA

Il sonno è un toccasana per la memoria. È questo il messaggio di Assomensana, Associazione non profit di neuropsicologi che studiano come potenziare le facoltà cognitive e dal 2004 fa ricerca nell’ambito delle funzioni mentali allo scopo di mantenerle sempre giovani. Durante la notte, senza “interferenze” inopportune, il cervello immagazzina fino all’80% delle nuove informazioni, contro il 40% che riesce ad assorbire di mattina.

Aprile è il mese dei “sogni” ma anche dei “ricordi” perché dormire vuol dire allenare la capacità di memorizzare.

Cosa c’entra la memoria con il sonno?

“Due recenti ricerche delle Università di Washington e del Wisconsin, apparse su Science, hanno messo in evidenza come dormire bene faccia bene alla memoria – conferma il professor Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente dell’Associazione –. Durante il giorno, il cervello elabora una mole impressionante di informazioni (circa 11 milioni al secondo). Ogni attività intellettiva stimola le cellule cerebrali, incrementando le terminazioni nervose  (i dendriti) che si estendono e si collegano, attraverso le sinapsi, con gli altri neuroni, creando così una rete fittissima di filamenti. Questa rete richiede molto dispendio di energia per essere realizzata e mantenuta. Infatti si devono utilizzare proteine, grassi e altri componenti biologici per costruire queste reti. Inoltre, creano una ridondanza di informazioni che non sempre si rivelano utili alla nostra vita. È quindi necessario sfoltire queste nuove ‘memorie’ per rendere più efficiente il sistema”.

Ecco spiegato il languore, il senso di affaticamento e la dispersione dei pensieri che ad aprile sono condizioni costanti e difficili da gestire per molte persone. Che fare allora? “È il sonno il rimedio per tutti – risponde presidente di Assomensana –. Durante il riposo notturno, il cervello rielabora, seleziona e mantiene esclusivamente le informazioni che sono utili e indispensabili alla vita, mentre si disfa di quelle che invece non sono importanti. In questo modo, l’organo del pensiero riorganizza la rete di neuroni, conservando solo ciò che serve e prepara il tessuto cerebrale per essere efficiente il giorno dopo”.

È quindi su questa base che diventa possibile aumentare l’abilità mnemonica. “Una valida indicazione in merito riguarda l’apprendimento di nuove informazioni – continua il professor Iannoccari –. Ormai sappiamo che ciò che apprendiamo la sera verrà memorizzato meglio e sarà disponibile per l’80% a distanza di 8-10 ore rispetto allo stesso materiale appreso la mattina. In quest’ultimo caso, potremo ricordare soltanto circa il 40% delle informazioni immagazzinate. Ciò dipende dalle ‘interferenze’ che subentrano durante la giornata, circostanza che invece non si verifica durante la notte. Quindi, la notte porta consiglio ma protegge anche la memoria dalle minacce (ovvero le interferenze)”.

Nonostante sia opinione comune che la qualità del sonno peggiori col passare dell’età, dallo studio condotto da M. Grandner e collaboratori, pubblicato sulla rivista Sleep, risulta esattamente il contrario. A partire dai dati ricavati da un sondaggio telefonico casuale, al quale hanno partecipato 155.877 cittadini adulti degli Stati Uniti, i ricercatori hanno esplorato la prevalenza dei disturbi legati al sonno, in relazione all’età dei soggetti, valutando gli effetti di salute, sesso e umore depresso. Considerando tutte le fasce d’età è emerso che ad eccezione di un aumento dei problemi relativi al sonno durante la mezza età, la qualità di questo sembra migliorare nel corso della vita, fino a 80 anni. I risultati dello studio suggeriscono che il “poco sonno” nei soggetti più anziani può essere dovuto a più fattori, non necessariamente all’invecchiamento fisiologico, e che si può migliorare seguendo opportuni stili di vita.

Ed ecco i consigli per “Dormire bene” tratti dal Vademecum “Vivere almeno 100 anni (Linee guida per una sana longevità)”, curato da Assomensana:

– a cena scegliere cibi leggeri come pesce, latte, yogurt, legumi, frutta secca (ricchi di triptofano, precursore della serotonina, sostanza che rilassa l’organismo in modo naturale) e vitamina B6 come orzo, riso, carni bianche, che favorisce l’assorbimento del triptofano;

– evitare bevande alcoliche o eccitanti che contengono teina o caffeina prima di coricarsi. Concedendersi invece l’effetto rilassante di tisane a base di camomilla, tiglio, passiflora, valeriana e biancospino;

– evitare di esporre il corpo ad attività fisicamente pesanti;

– dormire in un luogo fresco: la temperatura ideale per un sonno ristoratore è di circa 18°C;

– mantenere stabile l’orario del coricarsi, ricordando il fatto che il momento del normale ritmo di alternanza luce-buio coincide con la preparazione del nostro corpo al riposo (la nostra temperatura corporea si abbassa, così come la pressione arteriosa, e si avverte un piacevole torpore);

– ridurre il tempo di esposizione alla TV, soprattutto prima di andare a letto. Le immagini televisive stimolano la retina dell’occhio, la quale è collegata direttamente all’ipotalamo, zona deputata alla regolazione del ciclo sonno-veglia. Come dimostrato dai ricercatori dell’University of Pennsylvania (Meeting of Associated Professional Sleep Society of Illinois, 2009), guardare la TV prima di andare a letto riduce il tempo totale del sonno;

– se dopo una mezz’ora non si riesce a prendere sonno, è più salutare alzarsi dal letto e dedicarsi a un’attività che possa aiutare a rilassarsi (ad esempio si può respirare profondamente e visualizzare mentalmente immagini piacevoli e tranquillizzanti).

Per informazioni:

ASSOMENSANA

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SVEGLIARE I NEURONI CON LA “RISTORAZIONE” DELLA MENTE

SVEGLIARE I NEURONI CON LA “RISTORAZIONE” DELLA MENTE

Per ricaricare le facoltà intellettive, con la bella stagione, è necessario “immergersi” nella natura, come suggerisce Assomensana, l’Associazione non profit di neuropsicologi che invita anche a pensare all”albero”.

Dopo un lungo inverno, con la primavera alle porte, la mente può rimanere in “letargo”: “nebbia” nel cervello, di primo mattino; lentezza nel carburare, soprattutto concetti e idee; difficoltà di concentrazione; sensazioni di stanchezza e sonnolenza, e chi più ne ha, più ne metta.

Che fare? Rassegnarsi e attendere che passi un’intera stagione per diventare più lucidi e pimpanti? No – dicono i neuropsicologi di Assomensana (www.assomensana.it) -, è preferibile adattarsi al bel-tempo gradatamente, ma iniziando subito, ai primi sprazzi di sole.

Agli albori della stagione dei fiori, gli esperti invitano a prendere la vita con calma, senza esagerare con l’euforia tipica del periodo che induce a cambiare stile di vita in modo troppo repentino. “Affrettarsi a mettersi a dieta stretta, per rientrare nei panni primaverili, e programmare un’intensa attività fisica, come serrate maratone e jogging oltre misura, rappresentano un boomerang che nuoce alla salute, in particolare del cervello – spiega il professor Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente di Assomensana -. Certamente l’alimentazione dei tempi dei panettoni e dei cotechini ha appesantito, non solo la figura e la sedentarietà, caratteristica delle giornate fredde, ha impigrito muscoli e cervello. Ma per rimediare, c’è un metodo semplice e alla portata di tutti, che deriva da un’interessante teoria di Berman: si tratta della “ristorazione dell’attenzione” che evidenzia gli effetti benefici derivanti dal contatto con la natura e che afferma come le persone si concentrino meglio dopo aver passato del tempo in ambienti naturali. Addirittura sono stati osservati risultati positivi anche nei soggetti che avevano semplicemente osservato immagini di paesaggi”. Quindi approfittare delle giornate di sole per fare una passeggiata in un parco o per organizzare una gita fuori porta in mezzo alla natura è importante non solo per mantenersi attivi e in movimento ma anche per aiutare la mente e l’umore.

Il meccanismo con cui la natura agisce favorevolmente sul cervello è presto rivelato. “Il  dolce risveglio dei sensi succede perché, a differenza dell’ambiente urbano, quello  naturale non pone i soggetti in una condizione di sovra-stimolazione e induce un effetto riposante sulle funzioni cognitive, soprattutto sull’attenzione e sulla memoria – afferma Iannoccari -. In particolare, i colori verde e azzurro contribuiscono a migliorare l’umore. La possibilità di svolgere queste piacevoli attività con amici diventa anche un’occasione per socializzare e stimolare la mente”.

Anche in questo caso però è opportuno muoversi con la giusta dose di moderazione, per cui non bisogna farsi prendere dall’entusiasmo e cambiare improvvisamente rotta, come raccomanda il neuropsicologo. “Ad esempio, va benissimo trascorrere qualche serata in più sotto le stelle, ma è indispensabile tenere l’orologio sott’occhio per non fare troppo tardi e per limitare l’assunzione di alcolici, evitando così ricadute sulla quantità e sulla qualità del sonno, ristoratore e riparatore”, precisa Iannoccari.

Per migliorare ulteriormente le condizioni mentali, quando a primavera la testa presenta notevoli difficoltà di concentrazione e di memoria, il pensiero si fa vago e le idee faticano a focalizzarsi su quanto dovrebbe interessare, il presidente di Assomensana ha un consiglio in più: “In una condizione simile, non è facile riportare il barometro dei pensieri su ciò di cui ‘dobbiamo’ occuparci, aggravando la situazione con la sensazione di essere inefficienti. Quando il pensiero si distrae è difficile farlo virare dove vogliamo. Ma con una piccola strategia possiamo assecondarlo e portarlo dove desideriamo. Pensiamo a una parola, ad esempio “albero” e lasciamo che la mente scorra intorno a tutte quelle che fanno riferimento ad albero, accettando anche la comparsa di pensieri e ricordi affini. Poi pensiamo a qualcosa di più specifico legato ad albero, come ‘mela’, e lasciamo andare le associazioni di idee intorno a questa parola. Successivamente, troviamone una o due relative a ciò che ci serve pensare in quel momento: ‘riunione’ e ‘bilancio’, piuttosto che ‘spesa’ e ‘pranzo’, lasciando che il pensiero giri intorno a ciò che ci interessa di più. In questo modo la mente ruota intorno a un nostro obiettivo, scoprendo che pian piano possiamo portarla dove vogliamo noi (ma pian piano), evitando di farla lavorare a vuoto su ciò che non ci interessa”.

Anche sul fronte dello sport, a primavera non valgono le forzature e gli eccessi. “Con l’arrivo della stagione più bella, l’organismo si deve risollevare gradualmente. Buttarsi a capofitto in improbabili prestazioni corsaiole stressa tutto il fisico (a causa della produzione di corticosteroidi, gli ormoni dello stress, anziché delle endorfine, gli ormoni del piacere), scarica le energie e induce uno stato di stanchezza e apatia, provocando l’effetto negativo di disaffezionarsi all’attività fisica – spiega Iannoccari –. Quindi, anziché iniziare con 30 minuti di corsa, dedicarsi a miti (ma valide) passeggiate a passo sostenuto per 30 minuti, anche tutti i giorni. Solo dopo una settimana si possono indossare le scarpette da ginnastica e iniziare pacatamente a sollevare il passo”.

A primavera calma anche a tavola. “Ciò che hanno regalato alla linea i tre-quattro mesi precedenti, non si può cancellare con una dieta spartana in pochi giorni del mese di marzo o di aprile – dichiara il presidente dell’Associazione di neuropsicologi –. Partiamo dal mattino: la colazione necessita di varietà, che comprende il classico caffè, o thè o caffelatte, ecc., biscotti o pane oppure fette biscottate, ma inseriamo anche frutta fresca di stagione (soprattutto quella rossa) e non facciamo mancare anche due o tre frutti secchi (noci, nocciole, mandorle, pistacchi). Per i più audaci, si suggerisce un bicchiere di acqua tiepida con mezzo limone spremuto. Un vero toccasana per l’attivazione del metabolismo e quindi del cervello”.

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SAN VALENTINO IN VALTELLINA TRA NATURA, COCCOLE E BUON VINO

SAN VALENTINO IN VALTELLINA TRA NATURA, COCCOLE E BUON VINO

Cime ricoperte di candida neve sotto un cielo stellato, una baita in legno dalle cui finestre si scorge il crepitio del fuoco che arde nel camino: questo lo scenario adatto ad accogliere i fidanzatini di Peynet, simbolo della coppia eternamente innamorata. E questo è anche lo sfondo del prossimo San Valentino per chi sceglierà la Valtellina per la propria fuga d’amore.

Due le strutture alberghiere che propongono il “romantico pacchetto” destinato a chi desidera vivere un’esperienza unica.

Prestigio, Fruttaio Ca’ Rizzieri, Vigneto Francia, Numero Uno, sono eccellenti vini della zona e anche i nomi di alcune delle undici camere del Wine Hotel Retici Balzi di Poggiridenti, che ai freddi numeri preferisce il calore della tradizione vinicola valtellinese.

Ortensio Lando”, oltre che un altro ottimo vino, è anche la piccola Oasi del relaxdell’Albergo. Un rifugio immerso nelle montagne pronto a ospitare le coppie che, coccolate dalle soffici bolle delle vasche idromassaggio, potranno ammirare, attraverso la grande vetrata, i panorami mozzafiato delle Alpi. Il Wine Hotel pensa davvero a tutto, e soddisfatto spirito e palato, si dedica anche al corpo: ilmassaggio di Cleopatracoccolerà lei con un massaggio a base di crema idratante naturale al latte d’asina, mentre lui si farà stregare dai profumi degli oli essenziali.

E poiché non si vive di solo amore, sarà inoltre possibile degustare e acquistare vini e prodotti tipici locali nel Corner Valtellina, o gustare le leccornie della cucina tradizionale presso il ristorante Il Poggio, a pochi metri dall’Hotel.

L’Ortensio Lando, che dà il nome alla zona relax dell’Hotel, è un vino rosso prodotto presso la vicinaAzienda Agricola di Luca Faccinelli a Chiuro. Il progetto che  Faccinelli porta avanti ormai dal 2007 ha come obiettivo il riscoprire e valorizzare un prodotto unico, già peraltro conosciuto dai vecchi viticoltori valtellinesi, un vino la cui uva viene coltivata esclusivamente nei particolari sistemi terrazzati dei vigneti caratteristici della zona. Dedicato all’omonimo filosofo, il vino è fatto esclusivamente con uve Nebbiolo raccolte nella sottozona del Grumello.

La seconda proposta per il poetico weekend è offerta dall’Hotel Tremoggia. Sito a Chiesa in Valmalenco, è unBest Western dalla storia lunga quasi un secolo. Giunta ormai alla quarta generazione la famiglia Lenatti gestisce l’Hotel con cura e attenzione dal 1924. Tra tradizione e innovazione, il carattere familiare della struttura consente agli ospiti di sentirsi a casa. Camere confortevoli la cui vista si affaccia sulle punte innevate, una colazione con prodotti caserecci e naturali e un’ospitalità che solo chi ha ormai nel proprio patrimonio genetico l’arte dell’accoglienza può offrire, sono gli ingredienti di una esperienza esclusiva.

Nella stanza, dotata di tutte le comodità, le coppie troveranno una bottiglia di spumante e i golosissimi cioccolatini della Pasticceria Tremoggia.

Per i cultori del weekend di quiete l’Hotel Tremoggia mette a disposizione il centro benessere Wellfit, nel quale tra un’immersione nelle vasche idromassaggio e una sauna, oltre allo spirito anche il corpo verrà ritemprato.

Ma San Valentino non è solo relax: per i più sportivi sarà possibile noleggiare le tipiche “racchette” dette “ciaspole” per lunghe e avventurose passeggiate sulla neve, e, tra un pupazzo e l’altro, farsi trasportare con le caratteristiche motoslitte presso la baita ristorante per consumare una cena prelibata. Per i più audaci la Snow Eagle, la più grande funivia d’Europa, facilmente raggiungibile dall’Hotel, donerà brividi non solo d’amore.

E se mai qualcuno nutrisse ancora qualche dubbio, le parole della piccola Alice di Lewis Carrol ci raccontano la poesia che la candida e soffice neve regala. “… Senti la neve contro i vetri, micino? Ha un suono così bello e delicato! Proprio come se qualcuno di fuori coprisse di baci tutta la finestra! Forse la neve ama gli alberi e i campi, se li bacia con tanta gentilezza…”.

Federica Grimaldi

LA FILOSOFIA DI NONNA GIOVANNA ALLA BASE DELLA MODERNA ERBORISTERIA

LA FILOSOFIA DI NONNA GIOVANNA ALLA BASE DELLA MODERNA ERBORISTERIA

Saggia, osservatrice e amante della madre terra, nonna Giovanna è la rappresentazione del sapere antico capace di curare i mali più comuni con gli strumenti messi a disposizione dalla natura.

Che la si chiami medicina scalza o visione olistica, questa è la base della filosofia Mei, azienda erboristica italiana nata nel 1988 per volere di Adriana Titton. Una vera e propria sfida che l’imprenditrice veneta raccoglie oltre 25 anni fa ispirandosi ai rimedi di sua nonna Giovanna. “All’epoca – racconta la Titton –, venivo vista come una strega che andava in giro a raccontare stupidaggini e che con il pentolone sperimentava pozioni magiche”. Da allora è stata fatta molta strada e dal magico pentolone che ribolle di strani intrugli, oggi Mei vanta una diffusa rete di clienti in Italia e l’approdo, attraverso i suoi “rituali”, in alcune SPA italiane ed europee. Si pregia, inoltre, del contributo del professor Giuseppe Mazzocco, docente di Scienze Motorie presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Padova, Direttore scientifico della rivista MondoMei, e responsabile della formazione e ricerca Mei. Il fortunato incontro ha consentito di applicare il metodo della moderna ricerca scientifica alla tradizione erboristica italiana. Da questa collaborazione nascono i Mei Spa Rituals, rituali sinergici per viso e corpo, e il metodo Phytomassopodia®, PMP, brevetto internazionale che ha permesso alla Mei di entrare nelle più prestigiose Spa, dove aromaterapia con oli essenziali ricavati da piante selvatiche e specifiche tisane consentono di unire il relax alla cura della salute.

Un benessere che i clienti potranno, poi, proseguire anche casa con i prodotti naturali per l’autocura domestica. “Ho voluto fortemente la ‘Spa a casa tua’ che attraverso la Scuola Mei consente a chiunque si avvicini al metodo Mei di imparare a utilizzare al meglio i prodotti – chiarisce Adriana Titton –. Obiettivo della Scuola Mei, diretta dal prof. Mazzocco, è insegnare ai clienti a essere autonomi nella gestione della propria salute. Solo in questo modo è possibile fare una reale prevenzione”. Ai rituali si affiancano ipercorsi benessere, il più importante dei quali è il disintossicante. Dura 24 giorni e si basa  su cinque prodotti per pulire i cinque organi principali.

“Siamo partiti con un prodotto che disintossica la pelle, con un’emulsione a base di argilla, olio di ricino, succo di limone e olio di mela che rimuove le cellule morte e assorbe i metalli pesanti –  spiega Titton –. Una bevanda molto particolare disintossica l’intestino: un estratto di tarassaco e di radice di carciofo depura il fegato, fluidifica la bile, pulisce la milza, la cistifellea e riattiva le funzioni epatiche. Un olio con lecitina di soia e altri ingredienti alza  il colesterolo buono, e infine un infuso a base di equiseto depura i reni. È poi necessario

seguire uno schema alimentare per tutto il periodo di trattamento. I consigli dietetici sono molto semplici e chiunque può seguirli indipendentemente dal proprio stato di salute”.

Tanti prodotti erboristici Mei sono realizzati con piante a crescita spontanea che si trovano nell’Appennino tosco emiliano. “Siamo ben oltre la scelta di utilizzare un prodotto biologico. I raccoglitori Mei selezionano solo piante cresciute spontaneamente nel proprio habitat: se non sono autoctone in Italia, vengono prelevate dal paese d’origine – spiega l’imprenditrice –. Per capire la differenza tra una pianta coltivata, seppure con metodo biologico, e una a crescita spontanea, bastano due esempi. Quando viene raccolto il mirtillo di alta montagna è piccolissimo, mentre quando lo acquistiamo dal fruttivendolo è grosso come una fragola ma soprattutto non ha il principio attivo, l’antociano. L’antociano, un potente antinfiammatorio e antibiotico, aiuta la vista e le vie urinarie. Un mirtillo coltivato, quindi senza antociano, non ha nessuna efficacia”. Lo stesso discorso vale per una pianta dalle tante proprietà curative: l’aloe. Dietro questo nome si nascondono 250 specie diverse, molte delle quali hanno esclusivamente un potere rinfrescante. Solo la varietà selvatica del Madagascar, usata dalla Mei, ha per la scienza il potere di rigenerare le cellule.

È con Vitagel che Mei è conosciuta nel mondo. Il prodotto è a base di pappa reale, miele e propoli. Ha una lavorazione straordinaria: imbottigliato entro 48 ore dalla raccolta, subisce un intenso trattamento di purificazione. Dal prodotto apiario infatti viene eliminato il 70%, tra cera, impurità e corteccia. “Può essere somministrato a chiunque: al bambino appena nato per aiutarlo nella crescita, alla ragazza in anoressia per stimolare l’appetito, a chi fa il trattamento disintossicante, al ragazzo che deve sostenere un esame e ha bisogno di molta concentrazione. Se lo somministrassimo a 50 persone diverse potremmo raccontare 50 risultati diversi”, precisa Adriana Titton.

Arriva dal lontano Oriente la particolare attenzione che Mei ha per i piedi. “Siamo stati i primi nel 1969 a portare la reflessologia plantare in Italia – dichiara fiero il prof. Mazzocco, podologo da oltre 40 anni –. Abbiamo dato vita al metodo Phytomassopodia® o PMP, un sistema brevettato che consiste in una serie di manovre e di massaggi da effettuare nella zona plantare, utilizzando il Podostrigiles®, un raschietto metallico già conosciuto tremila anni fa, che permette di effettuare il trattamento in maniera efficace”.

L’azienda, in continua crescita, porta tenacemente avanti il proprio obiettivo: insegnare come prevenire le malattie attraverso uno stile di vita sano e una corretta alimentazione. Inoltre, di recente è stata annunciata la prossima apertura della Scuola per Consulenti Mei.

L’informazione relativa ai prodotti e al metodo di applicazione è presentata in modo chiaro ed è ben documentata sulla rivistaMondoMei, recapitata ogni 4 mesi a 15 mila famiglie italiane per offrire approfondimenti sull’offerta e sulla filosofia aziendale.

Passato e presente per Mei sono legati con un filo doppio. Dalla tradizione di nonna Giovanna all’utilizzo delle più moderne tecniche scientifiche e di comunicazione, dal luogo lontano dove nasce la riflessologia plantare a uno strumento di oltre tremila anni fa, ripensato alla luce dell’odierna tecnologia. “Siamo nani sulle spalle di giganti”, diceva Bacone, filosofo, sostenitore e difensore della rivoluzione scientifica proponendo il metodo induttivo fondato sull’esperienza. Guardare indietro per non scordare gli insegnamenti dei nostri avi, ma senza dimenticare l’orizzonte che abbiamo di fronte. Possiamo così sintetizzare la proposta innovativa di Mei.

Federica Grimaldi e Clementina Speranza

I SEGRETI DELLA BIO-BELLEZZA

I SEGRETI DELLA BIO-BELLEZZA

Un cosmetico naturale, rispettoso dell’ambiente ed efficace quanto un prodotto industriale è conservato in un packaging glamour: a farli incontrare l’azienda italiana La Gardenia, catena di profumerie con oltre duecento punti vendita in Italia.

La nuova linea si chiama Maison-Bio, è il primo marchio privato delle profumerie ed è il risultato di una lunga ricerca. Nessuna sostanza di sintesi è presente nelle linee viso, corpo e capelli, infatti non contengono tensioattivi, petrolati, parabeni, conservanti, coloranti, siliconi e le oltre 5 mila sostanze chimiche di cui sono composti i cosmetici industriali. Vengono, invece, utilizzati esclusivamente ingredienti provenienti dalla natura, tra i tanti: olio di Argan, Rosa Mosqueta, Acido Ialunorico, Aloe Vera.

L’Aloe Vera è una pianta millenaria caratterizzata da foglie lunghe e carnose all’interno delle quali è racchiuso il prezioso gel. Sono ormai note le sue numerose proprietà cosmetiche, curative, idratanti, cicatrizzanti, antinfiammatorie e antiscottatura. Nel Gel Base di Maison Bio l’aloe è presente in una percentuale molto elevata (99%) tanto che si può utilizzare anche per le scottature, per gli eritemi, dopo un’esposizione prolungata al sole, come rinfrescante dopo barba. L’assorbimento è immediato e l’idratazione lunga e profonda.

24 prodotti, spaziano dal detergente intimo con estratti di semi di pompelmo e calendula, al deodorante, dalle creme agli esfolianti con i sali marini.

La scelta di utilizzare esclusivamente ingredienti vegetali, non testati su animali, gli stessi impiegati nei fitoterapici, rende i prodotti Maison Bio particolarmente adatti a pelli molto delicate e tendenzialmente allergiche.

La Gardenia ha affidato alla ditta di design milanese “Nascent Design” la parte creativa, estetica e pubblicitaria, e l’aspetto produttivo alla Bioearth, azienda italiana che produce cosmesi naturale e biologica, garantita e certificata dall’AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) e da ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale).

Ecco il regno della BIO-BELLEZZA: dove l’anima bio della natura incontra il carattere glamour della profumeria.

Federica Grimaldi e Clementina Speranza

UN VIAGGIO ALLA RISCOPERTA DEL BENESSERE E DELLA BRETAGNA

UN VIAGGIO ALLA RISCOPERTA DEL BENESSERE E DELLA BRETAGNA

Giornate stressanti, ritmi frenetici, poco tempo per noi stesse. Sarebbe meraviglioso chiudere gli occhi e ritrovarci immerse nella rigogliosa natura bretone. Lasciarci accarezzare dalla brezza marina che sale dalle segrete e uniche calette, nel fresco ed energizzante profumo di agrumi e di salsedine.

Da oggi è possibile. La Gardenia presenta in esclusiva la linea di ecocosmetici Britanie, prodotti biologici certificati Ecocert e Cosmebio per un benessere naturale. A idearla, Stéphanie Seznec, giovane chimica farmacosmetica innamorata della sua terra al punto da volerne racchiudere l’essenza in una linea cosmetica creata lavorando al fianco di artigiani e profumieri per selezionare le note olfattive che meglio raccontano la Bretagna e delineare tre percorsi, ognuno con la propria personalità.

Nascono così tre proposte:

GOLFE DU BORBIHAN, si ispira al luogo tanto amato dai surfisti, di cui esprime l’energia e lo spirito d’avventura attraverso le note euforizzanti del pompelmo e del cedro che si uniscono al patchouli, senza dimenticare i campi di lavanda e l’abete gigante di Morbilan.

COTE D’AMOUR, che intreccia le fragranze calde e morbide di arancia e mandarino per avvolgerci nell’atmosfera della costa bretone. Nelle profumazioni si avverte anche un sentore di canapa e l’aroma della frutta secca.

COTE DE GRANIT ROSE, le cui suggestioni trovano espressione in un mix dolce e armonizzante tra mandorla, ribes nero, geranio, carota selvaggia e legno di rosa. Una delle essenze più indicate  per lottare contro lo stress e le aggressività.

Ecco cinque prodotti, disponibili in ognuna delle tre alternative delineate, unisex, proposti nel formato viaggio da 50 ml e in quello classico da 200 ml:

il sapone liquido all’alga bruna, che idrata e rivitalizza la pelle grazie al concentrato di sali minerali, oligoelementi, vitamine e aminoacidi;

uno shampoo delicato alle proteine del grano costituito da aminoacidi simili a quelli della Keratina, per restituire salute e bellezza anche allo stelo più sfruttato;

il sapone nutriente e riparatore molto ricco di latte d’asina (ne contiene il 40%),  composto da un maestro saponiere nel rispetto della natura e della pelle;

una candela di cera naturale che libera gli aromi caratteristici della Bretagna, modellata da un artigiano esperto nella lavorazione della cera vegetale,  da utilizzare quando si voglia creare l’atmosfera “giusta”.

Questi solo alcuni dei ricercati prodotti che La Gardenia e Britanie mettono a nostra disposizione per regalarci ogni giorno una fuga rigenerante nel cuore della Bretagna.

Camilla Franchina e Clementina Speranza

IL BAMBOO RISPETTA LA PELLE E LO SPIRITO

IL BAMBOO RISPETTA LA PELLE E LO SPIRITO

Diverse culture asiatiche credono che l’umanità discenda da uno stelo di bambù. Nel mito della creazione filippino, la leggenda narra che il primo uomo e la prima donna vennero al mondo per l’apertura di un germoglio di bambù emerso su un’isola creata dopo la battaglia tra le forze elementari (Cielo e Oceano). Nelle leggende della Malesia vi è una storia simile: un uomo che dorme sotto una pianta di bambù sogna una bellissima donna, si sveglia, spezza lo stelo del bambù e vi trova la donna. In Giappone, spesso una piccola foresta di bambù circonda i monasteri scintoisti come parte della barriera sacra contro il male. Il bambù delle Hawaii, invece, è una materializzazione corporea del dio creatore polinesiano Kane.

E’ essenzialmente dal bamboo che nasce l’ispirazione di David Jones, ideatore del brand Zao, linea francese di make up composta da ingredienti al 100% naturali, che indirizza l’universo della cosmesi verso la cura biologica della bellezza. L’idea è di un gruppo di amici, tra cui David è il più convinto e determinato, desiderosi di creare un progetto innovativo che potesse unire la cosmetica a uno stile di vita in equilibrio con la natura e lo spirito. Tre gli estratti di bambù utilizzati per i make up: la resina di bambù in polvere, l’idrolato di foglie di bambù, l’estratto del rizoma del bambù.

Tutti i cosmetici contengono polvere di bamboo e sono poi affiancati da  olio di Babassu bio, gingko biloba, aloe vera, estratto di foglie di yerba maté, amido di mais e/o burro di melograno che, con la loro azione rimineralizzante, garantiscono alla pelle elasticità e idratazione. La polvere d’argento micronizzata, contenuta nei fondotinta minerali, ha un’eccellente compatibilità con la pelle e svolge un’azione naturale antibatterica. I cosmetici non sono testati sugli animali e sono totalmente esenti da parabeni, nichel derivanti petrolchimici e conservanti, cause frequenti di manifestazioni allergiche.

In perfetta linea con il contenuto, anche il packaging esterno dei prodotti Zao make-up è costituito da bamboo ed è protetto da un elegante pochette in cotone che permette di preservare lo stato originale del contenitore per lungo tempo. E’ disponibile una vasta gamma di ricariche. Grazie al sistema di ricarica, semplice e ludico, è possibile alternare facilmente nuovi prodotti e diverse nuance secondo le esigenze del momento, riducendo quindi i costi del confezionamento e, di conseguenza, i prezzi. Una possibilità per dare via libera alla creatività dei consumatori, ma soprattutto per offrire la possibilità di scegliere un prodotto che sia realmente rispettoso dell’ecosistema.

I make-up Zao sono in vendita in esclusiva in tutte le profumerie La Gardenia e godono delle certificazioni Ecocert e Cosmebio. La durata è di almeno 36 mesi. Nello specifico: 5 anni le polveri, 4 anni i prodotti in crema, 3 anni le emulsioni. Dal momento dell’apertura, 6 – 8 mesi per i fondotinta e 1 anno per i mascara.

Il bamboo, l’elemento base per Zao, rimanda alla modestia, alla semplicità e alla protezione dell’equilibrio interiore e dell’ambiente. Il nome ZAO nasce dalla fusione dei termini ZEN E TAO.

                                                                                 Clementina Speranza

UNA PELLE RADIOSA E GIOVANE “ PER L’ETERNITA’

UNA PELLE RADIOSA E GIOVANE “ PER L’ETERNITA’

L’eterna giovinezza… chi non l’ha mai sognata? Secondo Rodial si può raggiungere senza affrontare lunghe battaglie, come quelle sostenute da Jack Sparrow, alla ricerca dei calici d’argento e della lacrima di sirena da bere insieme all’acqua della Fonte di giovinezza.

Rodial è un’azienda cosmetica inglese con l’obiettivo di creare prodotti adatti a differenti problematiche della pelle: dalle rughe, alle macchie del tempo, fino alla cellulite. I poteri anti-age, presenti in tutti i prodotti, sono ricavati dal tannino del melograno.

Ogni cosmetico, poi, presenta agenti diversi:

nella linea viso, in Glamoxy Snake, il punto di forza è nel neuropeptide Dipeptide che, simulando il veleno di vipera, inibisce le contrazioni dei muscoli facciali;

nel Bee Venom, l’agente è la melittina, il principale componente del veleno delle api, che stimola la circolazione sanguigna locale, favorisce la produzione di collagene ed è dotata di una forte azione antiossidante;


nel Dragon’s blood (linea anti-age) viene usato il “sangue di drago”, lattice resinoso della Croton Lechleri, una pianta della foresta amazzonica: incidendone la corteccia fuoriesce una resina rosso scuro, color sangue appunto, che ha la capacità di attenuare i rossori della pelle e rigenerare le cellule.

A queste proposte si affiancano anche i fondotinta, i correttori, i lipstick e un siero ciglia che ne irrobustisce il bulbo grazie alla vitamina B5 e che, insieme al Sympeptide,  permette in sole 2 settimane di avere ciglia più lunghe.

Il BB Venom, definito “il nuovo fenomeno”, è una lozione multifunzione: idrata, protegge dai raggi UV e copre le imperfezioni della pelle grazie a una texture colorata contenente il principio attivo SYN-AKE, dipeptide con un leggero effetto botox; è disponibile in 3 diverse tinte. Nella stessa gamma, c’è anche il correttore BB Venom Eye, in 2 tinte.

E Rodial ha pensato alla giovinezza anche per il corpo. Ha creato, infatti, una linea che ne corregge le imperfezioni con azioni anti-age, tonificanti e rimodellanti. In questa gamma c’è Size Zero, crema idratante snellente che diminuisce la circonferenza di cosce, addome e fianchi, grazie a un agente che favorisce la riduzione dei depositi di grasso e limita la ritenzione di liquidi. Con le stesse caratteristiche, il trattamento glutei, braccia, addome.

Per le donne che sognano un seno più generoso, Rodial propone Boob Job, che aiuta ad aumentare la dimensione delle cellule adipose grazie all’azione della Resina di Mirra.

Questi, secondo Rodial, i segreti dell’eterna giovinezza. Li potrete rivelare senza temere di essere catturate dagli spagnoli, come è accaduto a Jack Sparrow, e non dovrete rubare nessuna nave.

                                                Emmanuelle Grau e Clementina Speranza