L’olio è probabilmente l’ingrediente che meglio si presta a sostituire il burro che è ricco di colesterolo e lattosio, e la margarina che contiene olio di palma o grassi idrogenati. Forse non tutti sanno che l’olio può essere usato al posto del burro in quasi tutte le preparazioni dolci, riducendone il quantitativo del 20% si ottengono sfiziose e soffici delizie. Tutte molto più digeribili.

Calcolare la quantità di alimento da utilizzare è diventato più semplice grazie all’olio extra vergine d’oliva spalmabile Reolì. In nomen omen. Reolì nasce, infatti, sfruttando le conoscenze derivate dalla reologia, coniugate con la parola olio. Conservato in packaging 100% riciclabile, l’olio spalmabile risulta un valido alleato della salute come dichiara: Eugenio Conforti, presidente Reolì.

Qual è la motivazione che ha portato alla nascita dell’olio spalmabile?
Da tempo, il gruppo di ricerca del Laboratorio di reologia e ingegneria Alimentare dell’Università della Calabria persegue ricerche per rispondere all’esigenza di mangiare in modo più sano, ponendo attenzione alle problematiche salutistiche. L’olio extra vergine d’oliva è un prodotto benefico e cardine della dieta mediterranea, ma allo stato liquido molti utilizzi gli sono interdetti. Unire le caratteristiche salutistiche dell’olio d’oliva, in particolare extra vergine, alla consistenza simil solida ottenuta con mezzi fisici e non chimici, consente all’alimento di essere adeguato ad applicazioni finora improponibili. Da questa base sono partite le ricerche.

Dall’idea di chi nasce il prodotto?
Come tutte le idee, anche questa è frutto della collaborazione tra i diversi ricercatori che hanno operato nel settore della reologia degli alimenti.

Da chi è stata condotta e commissionata la ricerca?
La ricerca è stata condotta sotto la guida del prof. Bruno de Cindio (ordinario di reologia) con i dottori di ricerca: Domenico Gabriele (ricercatore universitario), Noemi Baldino e Francesca Romana Lupi (assegniste di ricerca). Insieme sono giunti a un risultato che soddisfa tutte le richieste. La ricerca non è stata commissionata. L’alimento è il risultato degli avanzamenti cognitivi nella reologia, e nella termodinamica del gruppo di ricerca nel campo dei fenomeni di strutturazione di sistemi complessi. Nella sua fase di concretizzazione, il progetto ha goduto di un finanziamento MIUR PON Ricerca e Competitività 2007-2013.

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Dopo quanti anni di ricerca si è arrivati a alla produzione di tale olio?
Il gruppo di ricerca lavora sulla strutturazione degli alimenti da più di quindici anni.

Oltre a tenere a bada i livelli di colesterolo, l’olio d’oliva è indicato per contrastare l’invecchiamento cellulare e rappresenta il condimento ideale per i piatti della dieta mediterranea. Quali sono, invece, le proprietà nutritive dell’olio spalmabile?
Il modello nutrizionale è lo stesso di quello dei grassi vegetali e dell’olio extra vergine d’oliva. Il gruppo di ricerca che ha operato nel PON ha dimostrato che l’olio spalmabile possiede una maggiore disponibilità e digeribilità rispetto a: margarine e burri.

Quali sono le motivazioni per cui è preferibile utilizzare l’olio spalmabile Reolì rispetto all’olio allo stato liquido?
Le ragioni sono legate al contenuto di servizio che rendono l’alimento meno critico nel suo utilizzo. L’olio liquido richiede un beccuccio per evitare possibili untuosità, ed è sconsigliato su piastre scaldanti per questioni di sicurezza. L’olio spalmabile Reolì, invece, può essere spalmato, nel dosaggio opportuno, senza il rischio di vederlo cadere, evitando l’assorbimento da parte del supporto. L’alimento è anche adatto sulla pasta cotta e come condimento perché aderisce meglio al cibo. Durante la colazione, può essere assunto in sostituzione al burro, abbinandolo a marmellate o composte. Generalmente nel settore dolciario, si sfruttano grassi solidi perché sono meglio impastabili di quelli liquidi che tendono a oleare l’impasto. Pertanto, l’olio extra vergine d’oliva Reolì può essere inserito in tutte le preparazioni in sostituzione di: strutto, burro e margarine.

L’alimento è realizzato con olio italiano? Da dove provengono le materie prime?
Allo stato attuale stiamo usando olio extravergine italiano. Una delle finalità del progetto è la valorizzazione dei nostri prodotti. In futuro, ci piacerebbe esportare il nostro spalmabile a base extra vergine in tutto il mondo.

La produzione è 100% made in Italy? Dove avviene?
Il brevetto, la produzione e l’idea sono 100 % made in Italy. Innovare si può, anche in settori apparentemente tradizionali. Ci vuole coraggio e fiducia anche nel nostro Paese, e per tali motivazioni la nostra produzione avviene nello stabilimento Reolì, nella zona industriale di Corigliano Calabro.

Quali sono le fasi produttive che consentono la nascita del prodotto finito?
Si tratta di creare una gabbia fisica in cui intrappolare i trigliceridi costituenti l’olio extra vergine d’oliva mediante una solubilizzazione dei diversi componenti, ottenendo, così, un raffreddamento che consente di entrare in una zona di stabilità termodinamica detta: organogelazione. Questo processo attribuisce la consistenza solida dell’olio, senza comportare un’alterazione chimica della sua composizione

Qual è il periodo di conservazione dell’olio spalmabile?
L’olio spalmabile Reolì va conservato in frigorifero e ha lo stesso tempo di conservazione di un burro o di una margarina.

Prosegue senza sosta il boom del biologico in Italia. L’alimento è totalmente Bio?
Non abbiamo ancora una produzione 100% Bio. A breve contiamo di realizzarla in modo serio e consapevole.

L’olio spalmabile Reolì può essere assunto da chiunque, oppure ci sono delle controindicazioni?
A seguito di una sperimentazione condotta a 360°, non ci risultano particolari vincoli su questo aspetto.

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Studi scientifici affermano che tre cucchiai di olio extravergine d’oliva fanno bene alla salute. Qual è la dose giornaliera di olio spalmabile? Potremo dire l’equivalente come una fetta di pane spalmato da prendere la mattina?
Attualmente, ci stiamo avvalendo della consulenza di nutrizionisti qualificati per poter dare corrette indicazioni.

All’alimento sono state riconosciute delle certificazioni?
L’impianto è in corso di certificazione sia per IFS (International Featured Standards) sia per la certificazione BRC (British Retail Consortium), uno standard globale specifico per la sicurezza dei prodotti agroalimentari e indispensabile per poter esportare Reolì in tutto il mondo.

Generalmente, l’olio d’oliva è impiegato per condire insalate, bruschette, carni arrosto, minestre, sughi, e contorni vari. Come può essere usato l’olio spalmabile? È adatto, anche, per friggere?
È adattissimo per esser gustato crudo, per la cottura, e per la frittura. Teniamo però conto che, come ogni olio e in particolare l’extravergine, dopo ogni frittura è sconsigliato riutilizzare il prodotto.

Dove è possibile acquistarlo?
Stiamo finalizzando importanti accordi con primarie catene nazionali e internazionali. Al momento è acquistabile in alcuni punti vendita locali.

Il prodotto è commercializzato, anche, all’estero?
Reolì ha partecipato alla manifestazione fieristica SIAL che si è tenuta a Parigi nel corso del mese di ottobre. Di fatto è stata la prima presentazione dell’azienda sui mercati, anche internazionali. Abbiamo avuto interessanti contatti da tutto il mondo: dal Canada agli USA, dalla penisola Scandinava alla Cina, dal Giappone all’Australia. Sono i primi interessanti contatti da finalizzare nei prossimi mesi.

Oltre all’olio spalmabile, Reolì comprende altre referenze?
Oggi abbiamo 4 referenze, 2 destinate al consumatore finale in comode vaschette da 200 grammi a base di extra vergine o olio di girasole, e 2 prodotti in bag in box per l’industria. Tutti a base di extra vergine o olio di girasole, ma all’industria il prodotto è consegnato anidro.

Simone Lucci