Le api sono tra gli insetti più utili che abbiamo. Grazie a questi piccoli, ronzanti e colorati insetti in primavera è possibile vedere prati fioriti e gustare prelibati nettari degli dei. Le api, però, non producono solo il miele. Da loro dipende il nostro futuro e quello di frutta, verdura e persino di numerosi prodotti caseari come latte, yogurt, burro e formaggi freschi. Se il numero di api continuerà a diminuire, molti alimenti rischiano di sparire dalle tavole. La tutela delle api, infatti, non è una questione che può essere trascurata, dato che questo insetto rischia di diventare una specie in via di estinzione a causa di diversi fattori.

Per difendere il patrimonio apistico e per valorizzare le colture sementiere, è stato firmato a Cesena il Protocollo d’intesa per l’applicazione delle buone pratiche agricole e la salvaguardia del patrimonio apistico, sottoscritto da Assosementi, l’Associazione Italiana delle Aziende Sementiere, assieme al Consorzio delle Organizzazioni di Agricoltori Moltiplicatori di Sementi (COAMS), dalle Associazioni degli apicoltori della Regione Emilia-Romagna e dall’Unione Nazionale Imprese di Meccanizzazione (UNIMA).

“L’obiettivo dell’accordo è salvaguardare il patrimonio degli insetti trasportatori di polline e la biodiversità del nostro Paese – afferma Giuseppe Carli, presidente di Assosementi –. Una delle prime iniziative è istituire un tavolo di lavoro al fine di condividere le problematiche dei settori e individuare le migliori soluzioni per la corretta difesa delle coltivazioni sementiere, garantendo, così, la salute delle api e dell’ambiente”.

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Grazie all’intesa verrà promossa la realizzazione di strumenti informativi e di momenti formativi per gli operatori, al fine di accrescere la conoscenza delle tecniche produttive e delle normative in vigore, sapendo di poter contare sulla collaborazione del Servizio Fitosanitario Regionale dell’Emilia Romagna.

Una recente relazione della Commissione Europea vede il nostro Paese tra i 6 maggiori produttori di miele in Europa, avendo superato le 23 mila tonnellate nel 2015. “L’attività di produzione delle sementi, su cui il nostro Paese vanta un primato, non può prescindere dalle api che svolgono un ruolo fondamentale per la tutela della biodiversità e forniscono un’imprescindibile supporto alle produzioni sementiere attraverso l’impollinazione – continua Carli –. L’attività apistica nazionale è un patrimonio importante che occorre tutelare e il Protocollo va nella direzione della sua salvaguardia”.

Per il futuro? “Auspichiamo di estendere la portata dell’iniziativa a livello nazionale, ampliando la collaborazione e il dialogo tra tutti i portatori di interesse”, conclude il presidente di Assosementi.

Simone Lucci