Il mese di ottobre sarà dedicato ancora una volta alle donne per sensibilizzarle sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce. La Lilt Milano (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) ha dato il via a una serie di iniziative: informazione, sport, shopping, mostre e l’invito a sottoporsi a visite senologiche gratuite negli Spazi Prevenzione, nelle Università Bicocca, Politecnico e Iulm, e sull’Unità Mobile che farà tappa in vari comuni dell’hinterland milanese.

“Non dobbiamo abbassare la guardia nella battaglia contro il tumore al seno – afferma il professor Marco Alloisio, Presidente di Lilt Milano –. Il rapporto Aiom/Airtum ‘I numeri del cancro in Italia 2017’ riporta 50.500 nuovi casi di carcinoma della mammella con un trend di incidenza in leggero aumento (+0,9% per anno). È  in crescita però, e questa è la buona notizia, anche la percentuale di donne che sopravvivono a 5 anni dalla prima diagnosi: si è arrivati all’87% nel 2017 contro l’85,5% del 2016. La diagnosi precoce resta quindi un’arma fondamentale, e in quest’ottica gli Spazi Prevenzione della Lilt si stanno dotando di macchinari all’avanguardia per garantire una sempre maggiore accuratezza diagnostica. Nei nostri ambulatori abbiamo installato quest’anno mammografi digitali dotati di Tomosintesi: si tratta di una metodologia radiologica tridimensionale ad alta definizione con la quale è prodotta un’immagine 3D di elevata qualità, con una netta riduzione della dose di radiazioni”.

A settembre 2017 è stato installato il primo mammografo digitale con Tomosintesi nello Spazio Prevenzione di Monza. Entro la fine dell’anno ne sarà installato uno nello Spazio Prevenzione di Milano in via Viganò, mentre nello nello Spazio Prevenzione in via Nera sarà effettuato l’aggiornamento del software. Nel 2018 si avrà un nuovo mammografo digitale con Tomosintesi nello Spazio Prevenzione di Milano in viale Caterina da Forlì e l’aggiornamento software del macchinario presente nell’ambulatorio di Sesto San Giovanni.

L’impegno economico necessario per l’acquisto di queste apparecchiature radio-diagnostiche viene affrontato grazie al sostegno delle numerose iniziative di raccolta fondi.

Ma cos’è la mammografia digitale con Tomosintesi?

“È una tecnica radiologica di nuova generazione in grado di esaminare il seno in maniera tridimensionale e con una elevata accuratezza diagnostica: possono così essere evidenziate anche lesioni tumorali molto piccole, con percentuali pari quasi al doppio di quelle offerte dalla mammografia digitale tradizionale – spiega Gianfranco Scaperrotta, responsabile S.S. Diagnostica Senologica alla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano -. Il macchinario, invece di restare fisso, ruota intorno al seno e produce una combinazione di immagini tridimensionali multistrato (3D) con immagini convenzionali “ricostruite” a due dimensioni (2D). Si tratta di un esame quasi 3D: in una singola proiezione si può localizzare tridimensionalmente una lesione, senza bisogno dell’altra proiezione perpendicolare”.

La mammella viene studiata a “strati”, è cioè scomposta in tante sezioni dello spessore di un millimetro, in modo da evidenziare anche tumori di piccole dimensioni. È stato dimostrato che la Tomosintesi è in grado di aumentare il tasso di diagnosi tumorali (soprattutto di carcinomi invasivi) e di ridurre il tasso di richiamo di donne per ulteriori accertamenti: 41% in più di tumori al seno invasivi localizzati, 15% in meno di richiami per indagini diagnostiche aggiuntive a causa di probabili falsi negativi, e 29% in più di ‘veri’ carcinomi mammari riscontrati (*).

Il mammografo digitale con Tomosintesi è un apparecchio in cui l’immagine radiologica si forma per trasformazione diretta dell’energia dei raggi X emergenti dalla mammella in segnale elettronico che arriva subito alla postazione del radiologo per la valutazione. Con questo nuovo tipo di mammografia la mammella deve essere sempre compressa durante l’esposizione radiologica e l’esame dura solo pochi secondi in più di quello standard. Rispetto alla mammografia analogica/digitale indiretta, quella digitale diretta consente una riduzione della dose di raggi X.

Non esistono particolari controindicazioni alla mammografia digitale con Tomosintesi, che fornisce immagini di elevata qualità anche in caso di protesi al seno. L’esame può essere effettuato da donne di qualsiasi età e con mammelle di qualunque composizione: può presentare dei limiti solo in caso di seni estremamente densi (la densità non è necessariamente legata all’età e riguarda meno del 10% delle donne).

Questa tecnologia è stata approvata per la prima volta negli Stati Uniti nel 2011 ed è disponibile anche altri centri italiani. A Milano e provincia e a Monza le donne possono sottoporsi a mammografia digitale con Tomosintesi in 12 su 23 tra i principali ospedali e centri specialistici, sia con il Servizio Sanitario Nazionale che privatamente: nella maggior parte dei casi si tratta di un approfondimento diagnostico che viene eseguito a discrezione del radiologo, dopo adeguata valutazione dei possibili dubbi o sospetti riscontrati nella normale mammografia digitale.

Volontari Lilt in uno degli ambulatori dell’associazione

 

È infatti ancora aperto un forte dibattito su come utilizzare routinariamente questa nuova efficace tecnologia e come diffonderla adeguatamente sul territorio. La principale iniziale difficoltà era legata alla Tomosintesi che di fatto implicava un doppio esame e quindi non ne permetteva un uso a tappeto. Oggi il problema è stato risolto grazie alla miglioria tecnologica del sistema che permette di acquisire direttamente immagini 3D e poi di ricostruire sinteticamente la “vecchia” mammografia digitale con un dimezzamento delle dosi erogate. Pertanto siamo già proiettati nella nuova era della mammografia 3D, che utilizzerà solo immagini di Tomosintesi, senza più alcuna discrezionalità da parte del medico-radiologo.

“Nel 2016 quasi la metà delle oltre 119.000 visite ed esami di diagnosi precoce che abbiamo effettuato nei nostri Spazi Prevenzione hanno riguardato il cancro al seno – riferisce il professor Marco Alloisio -. E durante lo scorso anno abbiamo effettuato oltre 30 mila visite al seno, più di 16mila mammografie, più di 9 mila ecografie mammarie, e quasi 2.200 visite gratuite (tra Unità Mobile, Spazi Prevenzione e Atenei).  Siamo molto impegnati sul fronte della prevenzione e della diagnosi precoce, grazie alle quali, per quanto riguarda il tumore al seno, nell’80% dei casi non si effettuano più interventi demolitivi (mentre 25 anni fa venivano eseguite mastectomie nel 50% delle donne). Gli screening partono oggi dai 49 anni ma l’insorgenza del cancro al seno è ormai sotto i 40. Nonostante ci siano 365 mila nuovi casi di tumore all’anno, 1000 al giorno, le cose stanno andando meglio: si ammalano donne più giovani ma abbiamo anche apparecchiature all’avanguardia, come i mammografi digitali con Tomosintesi, che garantiscono una accuratezza particolarmente elevata e consentono di evidenziare tumori molto piccoli”.

(*) Fonti: Ciatto et Al.Lancet Oncology 2013, Skaane et Al. Radiology 2013, Rose et Al. Am J Roentg 2013, Greenberg et Al. Am J Roentg 2014, Friedewald et Al. JAMA 2014

La Lega italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) – Sezione Provinciale di Milano, fondata nel 1948 sulla spinta di una forte cultura della solidarietà e dell’educazione alla salute, opera sul territorio di Milano e provincia affrontando il problema cancro nella sua globalità attraverso molteplici servizi offerti alla popolazione nell’ambito della prevenzione, della diagnosi precoce e dell’assistenza, supportata dall’ausilio di oltre 700 volontari appositamente formati.

L’Associazione, riconosciuta dalla Regione Lombardia come organizzazione senza fini di lucro e di attività sociale, fa parte di un Ente Pubblico su base associativa che opera sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Obiettivo primario della LILT è la prevenzione e la diffusione della cultura della diagnosi precoce attraverso gli Spazi Prevenzione. Prevenzione che si sviluppa a 360 gradi, diventando anche prevenzione del disagio legato alla malattia e quindi assistenza in tutti i bisogni che emergono, in favore di un’attenzione alla qualità di vita del malato.

Nel 2010, la Sezione Provinciale di Milano della LILT ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001:2008 per i servizi di prevenzione, assistenza e volontariato.

Le principali aree di intervento possono essere sintetizzate come segue.

Prevenzione Primaria: informazione e sensibilizzazione della popolazione all’adozione di un corretto stile di vita, campagne di educazione sanitaria contro il fumo nelle scuole di ogni ordine e grado, attività di disassuefazione dal fumo basata su percorsi personalizzati nei Centri Antifumo di Milano e Monza, conferenze e assistenza per l’applicazione della “No smoking policy” nelle aziende.

Diagnosi Precoce: Spazi Prevenzione a Milano e provincia a disposizione della cittadinanza, che ha la possibilità di usufruire dei servizi di diagnosi precoce come: visite al seno, alla cute, al cavo orale e alla prostata-retto ed esami quali la mammografia, l’ecografia mammaria e il Pap-test. Visite presso i Comuni e le aziende di Milano e dell’hinterland che ne fanno richiesta.

Assistenza e Volontariato: assistenza socio-sanitaria agli adulti e ai bambini, servizio di trasporto dei malati alle terapie ambulatoriali, presidi sanitari e fornitura dei medicinali a domicilio, alloggio ai pazienti e ai familiari provenienti da tutta Italia per le terapie. Scuola di Formazione dei volontari e supervisione costante ai volontari in attività: il loro apporto è infatti indispensabile per la realizzazione dei numerosi servizi offerti.

Ricerca: finanziamento della ricerca clinica ed epidemiologica attraverso borse di studio, erogazione di contributi ad altre istituzioni che operano nel campo della prevenzione oncologica, congressi e corsi di formazione e aggiornamento del personale sanitario.

Numerose, quindi, le attività di informazione e sensibilizzazione realizzate e supportate da un costante e intenso impegno nella promozione e nella raccolta fondi. L’Associazione non gode di entrate fisse, ma opera solo grazie al contributo economico e personale di tutti coloro che prendono parte alle molteplici manifestazioni organizzate nel corso dell’anno o nell’ambito del programma di volontariato. Grazie al sostegno di tutti, la LILT continua ad essere da quasi 70 anni un costante e affidabile punto di riferimento nella lotta per la vita.